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Big Air: pazzesco, Ian Matteoli, alla sua prima gara di Coppa è terzo a Copper!

Big Air: pazzesco, Ian Matteoli, alla sua prima gara di Coppa del Mondo è terzo a Copper!.
Neanche sotto tortura si poteva scommettere che un 17enne alla sua prima gara di Coppa del Mondo di snowboard dall’altra parte dell’oceano, in quel di Copper potesse salire sul terzo gradino del podio, a fianco di campioni già stra affermati come il norvegese Markus Kleveland e lo statunitense Chris Corning. 

Eppure Ian Matteoli ha smentito ogni credibile previsione e il motivo può essere uno solo: il ragazzo ha un talento mostruoso, un predestinato, un… ok fermiamoci qui.

Inutile far finta di non sapere che tale sport è ben noto negli Stati Uniti e in quei pochi paesi dove il freestyle ha trovato un minimo di notorietà, ma l’Italia se n’è accorta quando Emiliano  Lauzi a Pechino ha “spaccato” conquistando un incredibile quinto posto o per i successi di Silvia Bertagna, bravissima ma unica atleta che da sola non può creare un movimento.

Tuttavia la Coppa del Mondo è ben più difficile dei Giochi, perché i paesi scandinavi e il Giappone ne hanno così di atleti potenzialmente da podio.

Quello che ha fatto oggi Ian passerà alla storia di questo giovane sport. Ma se si scopre chi è si capiscono tante cose. Ian è figlio di Andrea, detto Matiu, che dal 1989 al 1996 ha collezionato 17 podi in Coppa del Mondo ma nell’alpino. Quando Ian è nato il 30 dicembre 2005 già lo vedeva su una tavola a slidare a più non posso. Ed è quello che è successo, perché già a 10 e 11 anni faceva parte di alcuni dei team più fighi del freestyle.

Per questo ha già girato il mondo, tra America, Nuova Zelanda e ovviamente Europa, sempre nello zaino di papà Andrea. Quando per i suoi meriti è stato inserito in squadra nel 2019 nella squadra B di Coppa Europa, il tecnico Jacopo Thomain si è subito accorto che quel ragazzo ne aveva eccome. Così, lo ha messo un po’ sotto l’ala di Lauzi anche perché il nostro numero uno è già papà per cui l’istinto di protezione verso un ragazzino che potrebbe anche bruciarsi, ce lo ha eccome.

Come regalo, la prima convocazione in Coppa del mondo, giusto per iniziare a fare un po’ di esperienza. E così, oggi con un secondo salto da 94,75 di punteggio ha fatto letteralmente strabuzzare gli occhi all’intero entourage di Coppa, perché nel massimo circuito non si era mai visto prima. Nessuno era riuscito a fare meglio fino a quel momento. Poi nella terza run Marcus Kleveland ha inserito la modalità “Ti faccio vedere io” e con un 91 netto si è preso la vittoria. Bravissimo anche Emiliano che ha chiuso al quinto posto.

La Classifica

 Big Air: pazzesco Ian

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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