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Braulio Vertical Tour: che stagione!

 C’è un che di unico nella tappa conclusiva del “Bràulio Vertical Tour 2012”. Per lo scenario offerto dal Carosello 3000 di Livigno, per il calore di un pubblico che ancora una volta ha saputo essere il valore aggiunto, per lo spettacolo offerto dai 27 atleti in gara, quasi equamente suddivisi tra skiers e snowboarders. E la classifica del Contest finale, che per le tavole valeva come TTR World Snow Tour 3 Stelle, testimonia la qualità eccellente che per tutta la stagione ha caratterizzato la competizione, visto che nell’albo d’oro da oggi in poi figureranno Marco Donzelli e Denis BattistiSono loro, decisamente, presente e futuro del freestyle italiano, anche in prospettiva delle prossime Olimpiadi di Sochi quando per la prima volta lo Slopestyle debutterà ufficialmente nel programma. Sono loro e lo hanno dimostrato con i fatti, sia nei quattro Contest che avevano portato alla tappa finale che soprattutto nella gara che ha chiuso la stagione. Approfittando anche dell’eccellente jump allestito dagli specialisti locali guidati da Lele Della Fonte (responsabile dello Snowpark) e Camillo Bertolini che è molto più di un semplice dirigente del settore marketing, gli atleti hanno dato il loro meglio per due giorni, sia in prova che soprattutto in gara.

E allora vediamo in dettaglio tutto quello che sono stati capaci di combinare. Appassionante il testa a testa nel TTR di Snowboard tra Marco Donzelli
, capace quest’anno di vincere ben tre tappe su quattro ma anche di partecipare, seppure con una Wild Card, ai Mondiali della specialità ad Oslo, e Lorenzo Buzzoni. Di strettissima misura la vittoria del primo al termine di tre run giocate sul filo dei decimi di punto. Donzelli ha fatto valere la sua esperienza, precedendo il bolognese Buzzoni e un altro emiliano, Matteo Zappaterra. Non solo una gloria effimera ma concreta, come dimostrano i premi: 1.200 euro più materiale tecnico (tra cui una tavola Custom Made) per Donzelli, 600 e fornitura tecnica per Buzzoni, 300 e premi in materiale per Zappaterra. Gloria anche per Lollo Barbieri, uno degli atleti più esperti, al quale sono andati i 100 euro in premio per il Best Trick di giornata.


«E’ stata veramente una stagione esaltante – ha commentato Donzelli a fine gara – visto che in molte gare sono riuscito a centrare il podio. Qui al Vertical Tour
c’è stato sempre un livello alto, è decisamente una manifestazione cresciuta nel tempo e il prossimo anno sicuramente sarò di nuovo qui». Una dichiarazione di guerra che gli avversari del mantovano sono pronti a raccogliere. Giovane Donzelli, giovanissimi Denis Battisti che con i suoi 18 anni incarna presente ma soprattutto futuro del frestyle. Si era già messo in luce nel “Bràulio Vertical Tour 2012” vincendo la tappa di Alleghe, ma soprattutto ha dimostrato di essere degno erede, oltre che allievo preferito, di uno dei massimi esponenti del movimento italiano, quel Valentino Mori che sul podio di Livigno gli ha fatto da scudiero. Battisti ha messo subito in chiaro le sue intenzioni con una serie di salti eccellenti tra i quali anche quello che gli ha dato la vittoria e consegnato il premio per il Best Trick. Alle sue spalle Valentino Mori e terzo Simone Canal, altro ragazzino terribile del freestyle italiano. Per loro stessi premi in denaro e materiale tecnico (qui al posto della tavola, un paio di sci ancora da commercializzare realizzati da Kästle). Da segnalare ancora l’eccellente partecipazione di atleti stranieri: tre inglesini tutto pepe e il francese di Paul-Eric Faure, già secondo in stagione  a Bormio e nell’occasione sesto.


Tutto questo per chiudere il discorso tecnico. Ma quella a Carosello 3000 di Livigno
è stata anche la tappa conclusiva di un evento itinerante ancora una volta capace di sublimare tutto quello che può ruotare attorno alla montagna, agli sport invernali, al turismo e al divertimento. Tutto riassunto in quattro parole: “Bràulio Vertical Tour 2012”. Al suo quinto anno di vita l’evento ha saputo crescere e concretizzare quanto di eccellente già messo in mostra nel recente passato: undici tappe capaci di unire idealmente l’Italia degli sport invernali, da Cervinia a Livigno passando per Piemonte, Veneto, Trentino e Abruzzo. Merito di Event’s Way, l’agenzia torinese che ha sposato sin da subito l’idea creando uno staff capace di creare più eventi all’interno dell’evento.


Flavio Gallarato
, che di Event’s Way è il responsabile organizzativo, traccia un bilancio e dà anche un appuntamento: «Ogni stagione alla partenza ci sono diversi punti interrogativi che con il passare delle tappe si trasformano in certezze. Merito di tutti quelli che ruotano attorno alla manifestazione, dalle nostre ragazze e dai montatori che affrontano sempre ritmi vertiginosi a tutti gli Enti locali che hanno dimostrato di crederci ogni anno di più o di puntare sul Vertical Tour come è successo con le nuove tappe di quest’anno. E ovviamente tutto questo non sarebbe possibile senza il contributo essenziale degli sponsor, per noi molti più di semplici partner commerciali e per il pubblico una compagnia essenziale. Ecco perché il 29 dicembre prossimo saremo di nuovo a Cervinia per dare il via al ‘Vertical Tour 2013’, augurandoci lo stesso successo».


Nel bilancio finale
, ecco i numeri. Migliaia le bottiglie di Amaro Bràulio, title sponsor del Tour, aperte e fatte assaggiare al pubblico sia sotto lo stand del Villaggio che nelle ‘Bràulio Vertical Nights’, come l’ultima della serie al Micky’s Pub di Livigno. Migliaia anche le confezioni di bevande calde Nescafè distribuite e le caramelle aromatiche di Rìcola, le fette biscottate Panmonviso e gli scaldamani Sovendi. Migliaia le foto scattate con le macchine di ultimo modello della Nikon, in prova gratuita per tutte le tappe, così come le mani che hanno toccato e provato la comodità di Citröen DS4, auto ufficiale del “Bràulio Vertical Tour 2012”. E migliaia sono stati anche gli amanti degli sport invernali che hanno testato il materiale tecnico messo a disposizione dagli sci Kästle di nuova generazione, dalle protezioni Forcefield, dalle videocamere Camsports. Senza dimenticare West Scout e Lumberjack, impossibili da ignorare con il loro materiale tecnico addosso e ai piedi di tutto lo staff del “Bràulio Vertical Tour 2012”.

E visto che è tempo di bilanci finali, oltre 400mila i contatti
al sito ufficiale del Tour (
www.verticaltour.it) così come sulla pagina Facebook dell’evento. Come a dire che tutti quanti l’abbiano vissuto, prima, durante e dopo, si sono documentati in tempo reale. In Italia un evento così lungo e completo non si era mai visto. Dalla fine del prossimo dicembre si rivedrà ancora, perché in fondo la magia che ha lasciato va solo in letargo prima di riesplodere fragorosa con il ritorno della stagione invernale. Insomma, è solo un arrivederci e con tutto quello che lascia ci sarà tempo per ripensarci a lungo.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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