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Brignone: “Non ho osato”. Goggia: “Sotto tono”. Bassino: “Ho tirato troppo tardi!”

Brignone: “Non ho osato”. Goggia: “Sotto tono”, Bassino: “Ho tirato troppo tardi!”
C’è puzza di freni al traguardo“. Questo l’amaro commento di Federica Brignone al traguardo della prima manche dell’opening di Sölden. “Non posso pretendere di fare un buon risultato senza osare. Io oggi non ho osato e questo è il risultato. Sono scesa troppo con il freno e il risultato è questo. Non ho fatto quello che so fare. Ora vediamo nella seconda manche”. ha detto ai microfoni di Fisi.

A quelli di mamma Ninna: “Non so spiegare, ma avevo un po’ di timore e quando scendi con questo atteggiamento l’errore è lì pronto ad aspettarti. Qualche sbavatura di troppo sul muro, ma ripeto, è stata l’incertezza a fregarmi. Nella seconda cercherò di cambiare tutto

Sofia Goggia:Una prima manche molto sotto tono soprattutto sul muro. Sono partita forte, ma proprio sul muro non sono riuscita ad ingranare. Mi dispiace perché so che posso fare molto di più, ma c’è comunque una seconda manche”.

Marta Bassino: “Sono partita cercando di spingere forte, poi sul muro non mi sono sentita così bene. Quindi mi sono detta ‘spingi da qui’ ma forse l’ho fatto troppo presto e sono finita lunga. E’ come se bisognasse stare attenti fino alla lunga, ma al contempo spingere. Io ho sbagliato ed è finita così. Punto e a capo. C’è tempo per sciare e ripartire. Mi ha colpito Lara perché sembrava sciasse sul velluto”.

C’è anche una verità svelata da Karoline Pichler, fuori dalla 30: “In Senales ci siamo allenate in condizioni troppo difficili rispetto a quelle che abbiamo trovato qui. Su una pista, invece, così perfetta, abbiamo sbagliato interpretazione!

Si riparte alle 13:15 con Lara Gut-Behrami a difendere i 2 centesimi di vantaggio che ha maturato dopo il primo tempo su Mikaela Shiffrin. Due le Azzurre in gara, Fede e Sofi.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).