Per Alessia Medetti (Sci CLub lecco) è il giorno più bello della sua carriera. Ieri si è imposta ai Campionati Italiani Giovani nella discesa libera di Caspoggio. Anzi, ha stravinto dando un secondo alla compagna di squadra nazionale Veronica Olivieri (Reit Ski Team), mentre la forte altoatesina Karoline Pichler si è accontentata della medaglia di bronzo, comunque brava a precedere sul podio Federica Sosio (S.C. Bormio) e Ida Giardini (S.C. Rongai).
Alessia Medetti, milanese, nata il 23 novembre 1993, al suo secondo anno con la Nazionale, aveva già vinto nel 2010 il superG e l’argento in discesa agli Aspiranti di Santa Caterina, mentre è la detentrice del titolo Giovani in superG, mentre nello slalom di Courmayeur concluse al secondo posto.
Il suo primo acuto avvenne agli italiani di Pila del 2009 quando al suo primo anno Aspiranti, nello slalom passo dalla 15esima posizione della prima manche al quinto finale con una seconda frazione fenomenale. Da allora, infatti, è entrata in una dimensione nuova questa milanese pacata, serena, tranquilla, figlia unica «ma decisamente non viziata» del signor Giovanni, imprenditore nel settore degli impianti antincendio, e della signora Elena, professoressa di Educazione Fisica e ottima sciatrice («Da ragazza gareggiava ed è stata anche nella squadra del Comitato Alpi Centrali».
Alessia è nata nel penna Nera di Milano, una di quelle società cittadine e meneghine DOC (come il Valanga di Giuseppe Cellario) che hanno fatto conoscere e crescere lo sci nella metropoli dal dopoguerra in poi. Prime gare da Baby con l’allenatore Enrico Bossi ma con quei risultati che diceva prima sorridendo «assolutamente scandalosi». Perché? «Perché non mi allenavo mai. E nelle feste di Natale i miei nonni Zilla e Giorgio mi portavano a fare lunghi viaggi di 15 giorni in Thailandia o Sri Lanka o non ricordo dove. In pratica mettevo gli sci a metà gennaio». Quando, tra gli Allievi, ha cominciato ad allenarsi un po’, sono arrivati i primi risultati interessanti e allora «è ovvio, il divertimento è ancora più piacevole». Ma, per carità, senza mai esagerare: «Anche adesso lo sci per me non diventerà un’ossessione; certo, sogno come tutti di migliorare, andare avanti ma senza ansie». Eccola qui Alessia Medetti: serena e serafica come un cherubino. Frequenta il Liceo Scientifico Fermi di Corso Sempione («Dopo mi piacerebbe fare psicologia») e se le chiedi sei grintosa? risponde «grintosa è una parola un po’ grossa; diciamo che quando gareggio mi impegno», e se aggiungi, tanto per capire, ma tu sei un tipo tranquillo? Ammette «sì, di quelli proprio che se casca il mondo si sposta di qualche centimetro». Chissà dove arriva una così. Intanto, dopo essere passata dal Penna Nera allo Sci Club Lecco, fucina di agonismo, con gli allenatori Carlo Riva, Davide Cereghini, Fausto Presazzi e Pierfrancesco Dei Cas, adesso si gode questo secondo inverno in Nazionale. Ci metterà tutto l’impegno necessario ma, per favore, niente ansie!
Dopo la discesa di ieri (oggi c’è la super combinata), il responsabile del Comitato Alpi Centrali, Franco Zecchini non ha lesinato entusiaso: "due medaglie nella prima giornata fanno ben sperare anche per i prossimi giorni. Un ottimo risultato di squadra, siamo riusciti a piazzare ben 6 atlete nelle prime 10 della classifica. In campo femminile, praticamente a metà stagione, possiamo dire che le nostre atlete stanno rappresentato più che bene il nostro Comitato. Grazie a tutti, atlete e tecnici."
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