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CdM 09: Italjet fantastica nel superG di Nre

 

 

Fantastica Italia nell’ultimo supergigante maschile di Coppa del mondo. Sulla pista di Are, Werrner Heel ha conquistato una splendida vittoria davanti ad Aksel Lund Svindal e con uno scatto felino sale sul podio di specialità, in seconda posizione, alle spalle proprio del norvegese. Heel ha meritato il successo, il terzo della carriera dopo quello ottenuto a Kvitfjell l’anno passato e quello in supergigante in Val Gardena delo scorso dicembre, con una condotta di gara esemplare, soprattutto nella parte finale dove ha resistito al ritorno di Svindal, relegato al posto d’onore per appena sette centesimi.

Sul podio colorato d’azzurro sale anche Christof Innerhofer, ormai una realtà delo sci mondiale. L’altoatesino della Fiamme Gialle in questa stagione era salito sul podio in discesa (primo a Bormio) e supercombinata (terzo a Sestriere), stavolta è riuscito nell’impresa in supergigante con il terzo posto, dimostrando di essere sulla strada giusta verso la polivalenza. Il suo distacco è di appena 20 centesimi da Heel, mentre Peter Fill ha chiuso con un pretgevole quinto posto (dietro a Benny Raich, quarto) a 74 centesimi, confermando che l’Italia della velocità funziona e bene. Fuori dai venti è finito invece Patrick Staudacher (25simo), preceduto di una posizione da Manfred Moelgg che ha assaggiato il tracciato in vista del gigante di venerdì. 

In classifica generale Svindal allunga al primo posto con 1009 punti davanti a Raich con 907, mentre Cuche è terzo a 859. La lotta per la sfera di cristallo è ormai una cosa a due fra il norvegese e l’austriaco. Il migliore dei nostri è Fill, nono, con Innerhofer decimo e Heel quattordicesimo. Come anticipato in precedenza, la coppa di superg è andata a Svindal con 292 punti davanti a Heel con 256, terzo Defago a 242.             

Ordine d’arrivo SG maschile Are (Sve)


1. Werner Heel (Ita) in 1’13"41
2. Aksel Lund Svindal (Nor) a 0"07 
3. Christof Innerhofer (Ita) a 0"20
4. Benjamin Raich (Aut) a 0"21
5. Peter Fill (Ita) a 0"74
6. Carlo Janka (Svi) a 0"79
7. Michael Walchhofer (Aut) a 0"85
8. Didier Defago (Svi) a 0"86
9. Erik Guay (Can) a 0"92
10. Tobias Gruenenfelder (Svi) a 0"96
11. Stephan Goergl (Aut) a 1"00
12. Hannes Reichelt (Aut) 1"15
13. Ted Ligety (Usa) a 1"17
13. Marco Buechel (Lie) a 1"17
15. Didie Cuche (Svi) a 1"20
16. Romed Baumann (Aut) a 1"21
17. Hermann Maier (Aut) a 1"25
18. Ivica Kostelic (Cro) a 1"30
19. Andrej Jerman (Slo) a 1"48   
20. Patrik Jaerbyn (Sve) a 1"85
21. Georg Streitberger (Aut) a 1"95
22. Ambrosi Hoffmann (sVI) A 2"01
23. Silvan Zurbriggen (Svi) a 2"17
 

24. Manfred Moelgg (Ita) a 2"18

25. Patrick Staudacher (Ita) a 2"20 
26. Marcel Hirscher (Aut) a 2"25
27. John Kucera (Can) a 2"34
28. Marco Sullivan (Usa) a 2"91
 

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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