A Lienz (AUT), dove ieri la nostra Moelgg ha ottenuto uno splendido secondo posto e la Brignone un ottimo quarto posto, si è disputato uno slalom speciale. L’austriaca Marlies Schild ha annichilito le avversarie vincendo con 1,83 di vantaggio sulla francese Sandrine Aubert e 2"18 sulla compagna di squadra Kathrin Zettel. Un distacco d’altri tempi ottenuto grazie a una netta supremazia emersa nella prima manche e a un mancato risparmio di tattica nella seconda, vinta nonostante le insidiose buche formate sul ripido finale. Tina Maze (SLO) è rimasta ai piedi del podio, mentre ha fatto stupore il secondo tempo di manche della tedesca Katharina Duerr che dalle retrovie è risalita fino alla dodicesima posizione. Meglio di lei ha fatto Manuela Moelgg, quindicesima dopo la prima frazione, decima alla fine. Peccato per Nicole Gius che non è riuscita a difendere l’ottima quinta posizione di metà gara. Nella prova conclusiva ha inanellato una serie di macro errori che l’hanno fatta sprofondare in 28 esima posizione a oltre sei secondi. Si dispera ancor di più la tedesca Maria Riesch, perché con una scialba seconda manche ha gettato al vento un’ottima possibilità di avvicinare l’americana Lindsey Vonn, che ha corso con il braccio fasciato per la botta rimediata nel gigante di ieri. Alla fine la tedesca ha concluso la gara in 14 esima posizione, mentre la Vonn si è fermata in 18esima posizione. La lotta tra le due atlete del team Head comunque continua: l’americana comanda con 594 punti, mentre Maria ne ha totalizzati finora 549. Più staccata al terzo posto la Zettel con 489 punti, mentre Tina Maze insegue al quarto posto con 360. Migliore delle italiane è Federica Brignone, quindicesima con 170 punti, oggi raggiunta da Manuela Moelgg.
DISCESA LIBERA BORMIO – PISTA STELVIO
La discesa libera Stelvio di Bormio ha premiato la forza di volontà e degli Stöckli formula bolide dello sloveno Andrej Jermann che ha avuto la meglio sull’elvetico Didier Defago (+0,53) e sull’austriaco Michal Walchhofer (+1,03). Quando sembrava che la gara fosse ormai terminata è arrivata la squalifica per l’austriaco Mario Schreiber che già si sentiva sul seconda gradino del podio. La giuria lo ha escluso dalla classifica dopo aver controllato lo spessore dei suoi scarponi: il limite è 43 millimetri e i suoi raggiungevano i 44,52 millimetri. Una gara abbastanza strana, difficile e tecnica come sempre, ma forse un poco priva di brivido. Tra il terzo e il quarto intermedio tutti hanno accumulato ritardi importanti rispetto a Jerman, il primo sloveno della storia a vincere una discesa libera. Innerhofer ha sciato bene con qualche piccola sbavatura ma evidentemente i suoi sci erano troppo lenti nella parte centrale per poter far meglio di una quattordicesima posizione a due secondi netti di ritardo. Certamente se avesse trovato il ghiaccio vivo dello scorso anno, quando riuscì a primeggiare, forse le cose sarebbero andate diversamente. Partì col pettorale numero 30 che non ha portato fortuna, stamattina a Patrick Staudacher. Dopo 50 secondi di gara si è ritirato per aver preso una ginocchiata (sua) in faccia. Un colpo tremendo che l’ha obbligato alla resa.
Lo svizzero Carlo Janka è tornato in testa alla classifica generale grazie a un ottimo undicesimo posto. Ora il fenomeno elvetico ha 577 punti contro i 565 di Benjamin Raich, i 481 di Didier Cuche, mentre Aksel Svindal, oggi febbricitante, rimane al quarto posto con 454 punti. Il primo degli italiani è Manfred Moelgg, undicesimo con 232 punti, due in più di Max Blardone
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