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CDM Sankt Moritz: vince la Gut, Fanchini terza

20.12.08. Esplode il fenomeno Lara Gut nella Coppa del mondo di sci alpino femminile. Sulla pista di casa di St. Moritz, la quasi diciottenne di Comano, nel canton Ticino, diventa la più giovane vincitrice di un supergigante nella sfera di cristallo in una giornata resa difficile dalle difficili condizioni meteorologiche (vento e neve) che hanno costretto gli organizzatori ad abbassare la partenza.
 
Ma ancora una volta è Nadia Fanchini a far parlare di sè. La bresciana, reduce dal successo in supergigante a Lake Louise e dal secondo posto in discesa sulla stessa pista, ha colto un ottimo terzo posto dietro a Fabienne Suter, con un distacco di 87 centesimi dalla vincitrice. La sua è stata una prova di maturità nonostante un errore in un difficile curvone a metà pista che è costata l’uscita a parecchie delle protagoniste. Pe la finaneziera bresciana si tratta del sesto podio in carriera, probabilmente il più difficile per condizioni in cui si è corso. Quarta Anja Paerson a 1"01, che precede Nicole Hosp. Altra giornata storta per Lindsey Vonn, che dopo l’uscita nella supercombinata di venerdì, è saltata anche in questa occasione ma mantiene ugualmente la vetta nella classifica generale davanti a Tanja Poutiainen, assente nell’occasione.
 
L’ordine d’arrivo vede a punti anche Lucia Recchia. L’altoatesina, rientrata da poco tempo alle gare dopo i noti problemi alla schiena, ha chiuso con un discreto ventiduesimo posto che la conferma in crescita di condizione. Fuori dalle trenta invece Wendy Siorpaes, Lucia Mazzotti, Johanna Schnarf e Giulia Gianesini, ritirata Verena Stuffer, mentre sono cadute senza conseguenze Daniela Merighetti e Daniela Ceccarelli. Domani il programma prevede la disputa della discesa alle ore 11, con le previsioni meteo che parlano di un miglioramento.           
 
Ordine d’arrivo SG femminile St. Moritz (Svi):
1. Lara Gut (Svi) in 57"38
2. Fabienne Sutter (Svi) a 0"63
3. Nadia Fanchini (Ita) a 0"87
4. Anja Paerson (Sve) a 1"01
5. Nicole Hosp (Aut) a 1"05
6. Andrea Dettling (Svi) a 1"06
7. Fraenzi Aufdenblatten (Svi) a 1"07
8. Britt Janyk (Can) a 1"09
9. Renate Goetschl (Aut) a 1"19
10. Tina Maze (Slo) a 1"21
11. Gina Stechert (Ger) a 1"28
12. Ingrid Jacquemod (Fra) a 1"34
13. Julia Mancuso (Usa) a 1"35
14. Marion Rolland (Fra) a 1"41
15. Monika Dumermuth (Svi) a 1"43
16. Marie Marchand Arvier (Fra) a 1"45
17. Nadia Kamer (Svi) a 1"47
18. Anna Fenninger (Aut) a 1"57
19. Dominique Gisin (Svi) a 1"57
20. Jessica Lindell-Vikerby (Sve) a 1"64
20. Silvia Berger (Aut) a 1"64
22. Lucia Recchia (Ita) a 1"67
22. Elisabeth Goergl (Aut) a 1"67
24. Aurelie Revillet (Fra) a 1"77
25. Andrea Fischbacher (Aut) a 1"81
26. Martina Schild (Svi) a 1"83
27. Keely kelleher (Usa) a 1"84
28. Vanja Drobnik (Slo) a 1"94
29. Kaisa Kling (Sve) a 1"95
30. Edith Miklos (Rom) a 1"98
 
34. Wendy Siorpaes (Ita) a 2"19
35. Lucia Mazzotti (Ita) a 2"25
42. Johanna Schnarf (Ita) a 2"60
44. Giulia Gianesini (Ita) a 2"66
Daniela Merighetti (Ita) ritirata
Daniela Ceccarelli (Ita) ritirata
Verena Stuffer (Ita) ritirata 
 
 Nadia Fanchini: "Un terzo posto importante, è stata una gara durissima"
 
Il sesto podio della sua giovane carriera è probabilmente il più difficile per nadia Fanchini, perchè ottenuto nelle condizioni per lei più difficili. "E’ stata veramente un’impresa – spiega la ventiduenne di Artogne -, perchè la visibilità era minima e quando è toccato a me la neve cadeva fortissima. Ho fatto qualche errore, però non ho mai tirato il freno a mano perchè diventava impossibile arrivare al traguardo se si usciva dalla traiettoria. penso si tratti di uno dei piazzamenti più belli per me, lo dedico a tutti coloro che mi vogliono bene". Al traguardo la reclamano moltissimi tifosi del fans club che sono venuti sino in Engadina per tifarla. "Sono tantissimi e li ringrazio per il calore che mi trasmettono, spero di ripagarli domani con una bella discesa. Le previsioni parlano di un miglioramento delle condizioni meteorologiche, si dovrebbe cominciare dalla partenza originale e nei giorni scorsi mi sono trovata bene".
 
Il pettorale rosso conquistato a Lake Louise è stato difeso, nonostante Fabienne Suter l’abbia agganciata a quota 180 punti. "Sarà una bella lotta, la svizzera è molto brava e sarà un osso duro per il futuro, ma io voglio tenere i piedi per terra e pensare gara dopo gara". Accanto a lei Michael Mair si complimenta. "Ha mostrato una grande maturità, attaccando sempre nonostante la pista fosse difficile. Si toglierà molte altre soddisfazioni".   

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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