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CdM Val D’Isere: Slalom Gigante

In questo slalom gigante particolare, con gli atleti stremati all’arrivo, gli azzurri sono stati protagonisti. Sono stati in molti a sdraiarsi stremati al parterre e chi è riuscito a distribuire al meglio le energie ha fatto la differenza. In tanti hanno perso i vantaggi accumulati nella seconda parte del tracciato.

Per le prime posizioni, la seconda manche ha rispecchiato i valori espressi durante la prima. L’americano Ted Ligety si è aggiudicato la gara con una manche tutta all’attacco. E’ il più in forma del momento. Grande naturalezza, inversione degli spigoli alla velocità della luce e entusiasmo alle stelle. La specialità, che ha già vinto due volte, è roba sua! Svindal ha confermato che chi vuole puntare alla Coppa del Mondo dovrà vedersela con lui. Ha sciato bene accellerando nel finale per stare davanti al nostro azzurro che era lì a guardarlo, nel muro del leader. Ottimo secondo. Ma veniamo al miele, inteso come sapore dolce e intenso che colora d’azzurro.

Blardone, finanziere di Palanzino, ha confermato la classe che lo contraddistingue. Ha portato a casa il terzo podio in Val D’Isere forte del notevole vantaggio accumulato nella prima manche. Ha commesso qualche imprecisione ma non era per niente facile e con la sua prova arriva anche il primo podio azzurro maschile della stagione. Oltre allo splendido podio di Blardone, Ravetto può essere felice per gli altri risultati. Davide Simoncelli, che nella prima manche aveva perso qualcosa nella parte bassa, ha dato tutto tirando fuori energie insospettabili e facendo registrare il settimo tempo di manche. Ha concluso al settimo posto lasciandoci sognare per l’Alta Badia. Ottima gara di Manfred Moelgg che, con il secondo tempo di manche, ha recuperato numerose posizioni che ha chiuso al nono posto. Una grande prova di carattere dello sciatore azzurro che porta a casa una preziosa top ten, quindi primo gruppo assicurato.

Ora tutti in attesa domani dello Slalom di domani, ci sarà anche l’oro olimpico Giuliano Razzoli

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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