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CdM Wengen: Fill Super!

Secondo successo stagionale per Caro Janka nella supercombinata di Wengen. Lo svizzero, vincitore nel gigante di Val d’Isère, si è ripetuto davanti ai propri tifosi con una prova in slalom particolarmente positiva. Secondo al termine della discesa mattutina, il 22enne di Obersaxen ha superato il connazionale Daniel Albrecht (alla fine sesto), togliendo la gioia del successo a Peter Fill. Il carabiniere altoatesino è stato autore di una prova magistrale. Quarto in discesa, Peter si è superato fra i pali stretti dove ha ottenuto l’ottavo tempo parziale che gli ha permesso di salire sul podio per la nona volta in carriera. Evidentemente il Lauberhorn gli porta fortuna, visto che nel 2006 ottenne il suo primo podio in carriera proprio in supercombinata con un terzo posto, seguito l’anno successivo dal secondo posto in discesa. Completa il podio Silvan Zurbriggen, terzo a 40 centesimi.
 
La squadra azzurra ha ottenuto buone risposte anche da Christoph Innerhofer, tredicesimo al traguardo, mentre Werner Heel ha dato ottime risposte in discesa (conclusa col terzo tempo) e in slalom ha limitato i danni col diciottesimo posto complessivo. Primi punti in coppa anche per il giovane Siegmar Klotz, ventinovesimo col 17simo tempo fra i pali stretti. Fuori dai punti Stefan Thanei (31simo) e Dominik Paris (36simo), mentre Patrick Staudacher si è ritirato.
 
Benjamin Raich, settimo, ha consolidato la leadership in vetta alla Coppa del mondo approfittando dell’ottavo posto di Aksel Lund Svindal e del nono di Jean Baptiste Grange.    
 
Ordine d’arrivo SC maschile Wengen (Sui):
1. Carlo Janka (Svi) in 2’34"16
2. Peter Fill (Ita) a 0"22
3. Silvan Zurbriggen (Svi) a 0"40
4. Ivica Kostelic (Cro) a 0"65
5. Julien Lizeroux (Fra) a 0"79
6. Daniel Albrecht (Svi) a 0"91
7. Benjamin Raich (Aut) a 1"11
8. Aksel Lund Svindal (Nor) a 1"18  
9. Jean Baptiste Grange (Fra) a 1"25
10. Natko Zrncic-Dim (Cro) a 1"38
11. Lars Elton Myhre (Nor) a 1"68
12. Didier Defago (Svi) a 2"36
13. Christoph Innerhofer (Ita) a 2"65
14. Niklas Rainer (Sve) a 2"73
15. Adrien Theaux (Fra) a 2"74
16. Romed Baumann (Aut) a 2"97
17. Sandro Viletta (Svi) a 3"26
18. Werner Heel (Ita) a 3"32
19. Patrick Kueng (Svi) a 3"45
20. Thomas Mermillod (Fra) a 3"57
21. John Kucera (Can) a 1"96
22. Krystof Kryzl (Cze) a 3"69
23. Andre Myhrer(Sve) a 3"76
23. Jens Byggmark (Sve) a 3"76
25. Hans Holsson (Sve) a 4"07
26. Pierre Paquin (Fra) a 4"14
27. Pierrick Bourgeat (Fra) a 4"29
28. Andrew Weibrecht (Usa) a 2"38
29. Siegmar Klotz (Ita) a 4"57
30. Andrej Sporn (Slo) a 4"77
 
31. Stefan Thanei (Ita) a 4"82
36. Dominik Paris (Usa) a 6"14

Patrick Staudacher (Ita) ritirato 

 
Fill: "Un podio che vale molto"  
Peter Fill e il Lauberhorn, la storia infinita che lega l’altoatesino alla pista di Wengen registra il terzo podio della serie dopo quello di tre anni fa sempre in supercombinata e il secondo posto in discesa nel 2007. "E’ un secondo posto che vale molto – spiega il carabiniere di Castelrotto -. Questa è una pista difficile, la manche in slalom è stata molto buona ma non è la migliore della mia carriera, perchè in allenamento scio sempre in questo modo. la classifica vede tutti i più forti specialisti nei primi dieci, significa che abbiamo disputato una gara vera. Mi sono divertito tantissimo, stavolta non si è imposto uno slalomista o un discesista, ma ha vinto il più completo, ed io gli sono arrivato vicino". Non c’è tempo per festeggiare, l’obiettivo è già spostato sulla discesa di domani. "Dovrò andare fortissimo e limitare al minimo gli errori, Cuche e Miller sono i miei favoriti e dietro a loro ci siamo noi italiani".    
 
Christoph Innerhofer non nasconde un pizzico di delusione nonostante il tredicesimo posto: "Devo sinceramente capire cosa mi sia successo in slalom. Dopo una discreta discesa in mattinata, ho disputato decisamente una manche al di sotto delle aspettative nello slalo, sempre in ritardo sul palo e mai in ritmo. Mi aspettavo qualcosa in più, adesso voglio rifarmi in discesa ma sarà molto difficile. Gli svizzeri sulla loro pista sono molto forti, vincerà chi avrà più birra perchè il tracciato è veramente lungo e difficile. personalmente devo tenere duro soprattutto nel trato iniziale dove bisogna far scorrere lo sci, sarei contento di arrivare nei dieci".
 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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