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C’è l’urlo di Federica Brignone che vince l’argento nel gigante mondiale

C’è l’urlo di Federica Brignone che vince l’argento nel gigante mondiale
C’è l’urlo di Federica Brignone che vince il bronzo nel gigante mondiale. L’oro è di Mikaela Shiffrin con tanti brividi per soli 12 centesimi! L’Azzurra le strappa solo 19 centesimi ma ne aveva 31 dopo la prima manche, ma è stata una gara di grande spessore e tante emozioni.

Quanta sofferenza Federica! Bastano le prime 10 porte per dissipare quasi tutto il vantaggio di quasi mezzo secondo che aveva su Ragnhild Mowinckel, prima fino a quel momento. Poi inizia a tirare curve a suo modo, con una lena incredibile, precisa, veloce, sempre in spinta. È fatta? macché, torna un po’ troppo prudente sul muro finale e il vantaggio diminuisce a vista d’occhio.

Per fortuna e bravura ripremere ancora a tutta sull’acceleratore nelle porte conclusive e passa davanti con 1 decimo di vantaggio. Ancora non sa che sarà d’argento, ma esplode il suo urlo da tigre perché è bronzo sicuro.

La sfida Shiffrin-Brignone è stata esaltante. L’americana si prende subito 3 decimi laddove Fede aveva subito un gradino. Ma si arriva nella parte mediana dove l’Azzurra è stata assolutamente fantastica. Si arriva poco dopo la metò con 31 centesimi a favore dell’americana, lo stesso distacco di fine prima manche. Mika però commette un errorino prima del piano e il vantaggio scende a un decimo e mezzo fino a quando il cronometro dà luce verde a -12.

Invece Tessa Worley vive una specie di psico dramma perché vola fuori regalando il bronzo alla norvegese. La seconda di Mowinckel è ottima sotto tutti i punti di vista: tecnico e mentale. Lei non molla mai e prendere solo 17/100 dalla Bassino è un vanto! Può essere felice della medaglia di bronzo perché è riuscita a mettersi dietro Lara Gut-Behrami che butta via tutto nell’ultima parte.

Eccoci a Marta Bassino dalla quale si attendeva una manche clamorosa che riesce solo in parte. Proprio nell’ultimissimo tratto non tiene il ritmo della prima parte ma soprattutto di quella mediana dove è favolosa. È davvero un grande peccato aver commesso quel dannato errore nella prima manche che di fatto l’aveva esclusa dalla lotta per le medaglie.

Per come ha sciato una delle tre ci stava alla grande, ma questo è lo sci! Il recupero c’è eccome ma quanto brucia sapere che ha concluso al quinto posto? Rimane un fatto, senza errori clamorosi, come quello di oggi, Marta è difficilissimo da battere perché ha il dono di saper interpretare qualsiasi tipo di tracciato.

Grande seconda manche della statunitense Nina O’Brian che trova lo spunto per un finale di altissimo livello e, 21esima dopo la prima manche, tiene la testa fino alla discesa della norvegese Thea Louise Stjernesund che su di lei aveva 66 centesimi di vantaggio. È vero che a un mondiale l’11esimo posto vale poco, ma ha comunque fatto vedere di poter avere il passo delle prime visto che il suo tempo della seconda manche è tra i migliori.

Non c’è stata una seconda prova di alto livello di Asja Zenere che perde 3 posizioni e finisce 22esima. partita per 35esima Beatrice Sola purtroppo esce nell’ultima parte di manche. Tutta esperienza!

Per Mikaela Shiffrin si tratta della settima medaglia d’oro, che affianca le 4 vinte in slalom, quella in superG e in super Combinata! In totale sono 13 in cinque Mondiali, di cui 3 d’argento (2 GS, 1 SG) e tre di bronzo (1 SL, SG e GS). C’è ben poco da dire, di Regina ce n’è una sola!C’è ) e l’urlo di Federica Brignone

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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