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Che festa per Marta Bassino!

Nel suo esordio olimpico Marta Bassino ha colto due ottimi piazzamenti in entrambe le gare cui ha partecipato: per nulla intimorita dal prestigio della rassegna a cinque cerchi, ha dimostrato a tutti la propria classe e maturità.
Il suo Fan Club, dopo aver trascorso notti insonni col cuore in gola per seguirla sulle nevi coreane, sull’onda dell’emozione ha deciso di renderle il giusto omaggio al suo rientro in Italia.
Ecco dunque che ieri, venerdì 23 febbraio, dopo essere atterrata in prima serata alla Malpensa (attesa già sul posto da una prima delegazione di tifosi), Marta ha preso la via di casa. Nel mentre in largo Argentera a Borgo San Dalmazzo il Fan Club aveva radunato un centinaio di persone, che sfidando il buio e l’improvvisa bufera di neve hanno deciso di salutare insieme il rientro della nostra stella.


Alle 22:20 circa l’auto di Marta, accompagnata dal fidanzato Marco (che l’ha peraltro seguita fino a PyeongChang) ha raggiunto la piazza e la gioia dei tifosi è esplosa. In prima fila papà Maurizio, mamma Elena e i fratelli Matteo e Marco, visibilmente emozionati.

Non poteva mancare nonno Bruno, maestro di sci e primo fan della nipote. Anche Marco Borgogno, ex sindaco di Borgo e zio di Marta, si trovava in mezzo alla folla. Ad accogliere l’olimpionica, affaticata dal lungo viaggio, ma nondimeno emozionata da tanto inatteso entusiasmo, c’erano anche Elisa Rigaudo, ex olimpionica di marcia e, per il Comune, la giovane assessore Clelia Imberti, entrambe con un mazzo di fiori per lei.


Una festa spontanea con tanti applausi, l’immancabile brindisi e il taglio della torta che ha coinvolto simpaticamente e calorosamente, nonostante il freddo, tutti i presenti. Marta, dopo un primo stupore, ha concesso fotografie e autografi. Compiaciuti il presidente del Fan Club Bruno Moncalero e la zia Luisa Bassino, indiscutibile anima ed animatrice dell’associazione. Questo il commento ufficiale: «Una grande soddisfazione aver creduto in questa ragazza che ha fatto stravedere già nelle gare Juniores. Ora è approdata ai massimi livelli mondiali ed è la più giovane della squadra azzurra. Con un po’ più di esperienza continuerà nel suo cammino per migliorarsi sempre più. E a Pechino, nel 2022, sarà sicuramente una grande protagonista».

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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