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City Event Oslo: Schwarz e Vlhova

Tutto come previsto tra le donne, con il duello annunciato  Shiffrin-Vlhova. Del tutto inedito quello maschile con la coppa Ryding-Schwarz intenti a raggiungere entrambi la prima vittoria in Coppa del Mondo.
Petra 
si è presa un’altra bella rivincita su Mikaela e questa pesa di più rispetto a quella del gigante di Semmering perché ha fatto fuori la rivale distante pochi metri da lei. L’ha battuta in finale sia all’andata che nel ritorno, quindi una vittoria stra-netta. D’altra parte questo format si addice ai fisici lunghi e potenti. E quando poi la forma ti sorregge…
Nella curiosa sfida tra l’austriaco Marco Schwarz e Dave Ryding, entrambi rigenerati nello slalom di madonna di Campiglio. Marco ha vinto l’andata nettamente con 28/100 difendendo il vantaggio nel ritorno. Ha così potuto festeggiare la sua prima vittoria in Coppa del Mondo. Sarebbe stato così anche nel caso avesse vinto l’inglese.

Alla fine Wendy Holdener è riuscita a prevalere sulla svedese Anna Swenn-Larsson, senza storia, mentre la sfida per il terzo posto tra i due giganti Zenhauesern Myhrer si è risolta con la vittoria dell’elvetico. Lo svedese si è inclinato troppo e sul quel ghiaccio non ha avuto scampo

IL PERCORSO
Non si è capito per quale motivo è stata scelta la zona di fermata del salto, anziché quella di atterraggio, ovvero il ripidone che si trova appena sotto il trampolino. Ne avrebbe guadagnato lo spettacolo. Probabilmente a causa dela larghezza più ridotta, ma la pista scelta non ha offerto un’adeguata pendenza. Comunque sia, l’azione non è stata malvagia grazie al terreno ghiacciato che ha ospitato 19 porte. Come sempre un percorso più veloce: questa volta è toccato al percorso blu, che è risultato migliore nelle prime 5 porte, per poi rallentarsi un poco nelle 3 porte centrali e diventare più fluido nel finale.Meno evidente però la differenza rispetto al percorso della Badia.

TERZO TURNO – SEMIFINALE:
Donne: Mikaela Shiffrin ha avuto vita facile con Wendy Holdener che stava tenendo testa all’americana fino a quando è rimasta in piedi. A metà percvorso dell’andata si è in clinata sulla placca di ghiaccio e… ciao! Controllare con mezzo secondo di vantaggio nel ritorno per Miki è stato uno scherzo: +29/100 Petra Vlhova ha invece sudato non poco per battere la svedese Anna Swenn Larsson che ha perduto il primo tempo per 19/100. Come capitato a Irene, la svedese era riuscita ad appaiarsi a petra ma forzando così tanto non è più riuscita a stare nel percorso. Tutto secondo promostico, la finale è Shiffrin-Vlhova
Uomini: Ryding vs Myhrer poteva anche essere una finale per come i due slalomisti sono arrivati a giocarsi un posto per l’atto conclusivo. Nella prima sfida Andre era davanti ma poi ha incredibilmente inforcato, lasciando campo libero all’inglese. Myhrer ci ha provato nella rivincita ma anche in questo caso Daveè stato più bravo a sbagliare di meno, andando a guadagnarsi un posto in finale, con lo svedese uscito proprio mentre lo stava prendendo
Tra Marco Schwarz e Ramon Zenhaeusern l’austriaco vince bene il primo scontro sulla blu con 18/100, e nel ritorno cede solo 4/100 allo svizero che finisce nella finalina di consolazione

SECONDO TURNO – QUARTI:
Donne: Shiffrin si è sbarazzata della canadese Mielzynski nel ritorno con 19/100 mentre aveva chiuso l’andata con soli 4/100 di vantaggio. Poi Holdener su Geiger, Swenn Larsson su Hansdotter con la vittoria della prima svedese, con Frida caduta nel tentativo di recuperare il lieve svantaggio.
Irene Curtoni ha avuto la sfortuna di scontrarsi con Petra Vlhova. Se l’è giocata bene nel primo tratto dell’andata, ma un’imperfezione sul dosso ha consentito la slovacca ad andarsene via e a chiudere con mezzo secondo di vantaggio. Nel ritorno Irene a metà percorso l’aveva quasi presa, ma sul finire Petra ha premuto sull’acceleratore infliggendo altri 13 centesimi. Ha comunque concluso la gara al sesto posto

Uomini: Ryding butta fuori il favorito Marcel Hirscher: lo batte nell’andata di 28/100, poi nel ritorno l’austriaco inforca, raggiungendo Kristofferssen negli spogliatoi. Hirscher se l’è vista britta con Ryding che aveva chiuso la prima manche con 28/100 di vantaggio. Poi l’austriaco, sul percorso blu è riuscito a recuperare subito nelle più veloci prime porte. Bella la sfida tra  Matt e Myhrer che batte l’austriaco nel ritorno, dopo aver perso l’andata. Qui si è vista l’essenza del parallelo. E’ partito lo svedese con mezzo secondo da recuperare ma correndo sulla blu è riuscito a farsi vedere con la coda dell’occhio. Michael c’è cascato e non ha retto alla pressione: inforcata e passaggio per Andre.
Lo scontro elvetico Yule-Zenhaeusern si è risolto con la vittoria del gigante Ramon, vittoria costruita nel primo turno dal momento che Yule ha inforcato prtendendosi i 5 decimi di default. Nell’ultimo match Schwarz ha battuto Hargin anche se lo svedese, nella blu, aveva prevalso nel primo scontro.

PRIMO TURNO – OTTAVI
Donne: Irene Curtoni aveva eliminato al primo turno l’austriaca Katharina Liensbergerm ma solo per 1 centesimo, grazie al mezzo secondo guadagnato nella prima sfida. Ragnhild Mowinckel, beniamina di casa, ha avuto la sfortuna di trovarsi in prima batteria Mikaela Shiffrin, ed è uscita subito; poi Mielzynski su Truppe, Geiger su Schild, Holdener su St-Germain, Hansdotter su Remme, Swenn Larsson su Lena Dürr, Aline Danioth invece le ha prese da Petra Vlhova.
Uomini: Hirscher su Hirschbuehl, Ryding su Feller, Myhrer su Muffat-Jeandet, Matt su Aerni, Yule su Noel che nettamente davanti commette un errore agganciandosi al palo, favorendo il sorpasso definitivo,  Zenhaeusern su Solevaag, Schwarz su Pinturault e Hargin su Kristoffersen (battuto due volte).

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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