Gare

City Event Stoccolma: Nina & Ramon

Davvero incredibile l’epilogo di questo parallelo dove l’elvetico Ramon Zenhaeusern ha avuto la meglio sull’atleta di casa  Andre Myhrer, mentre la norvegese Nina Haver-Loeseth ha fatto fuori Wendy Holdener, ma per harakiri dell’atleta elvetica.

Gli uomini: Non è un caso siano andati in finale gli atleti più alti della serata. Fattore che evidentemente facilita l’azione tecnica dell’abbattimento del palo con entrambe le braccia. Quei centimetri in più garantiscono una visuale migliore, quando il telo ti arriva in faccia ad alta velocità e la rapidità dei movimenti richiama a un gesto d’istinto. Se era abbastanza prevedibile di vedere in finale Myhrer sinceramente Ramon ha sorpreso un po’ tutti. Come spesso è capitato, i dominatori della specialità dello slalom – questa gara finisce qui dentro (!) – Hirscher e Kristoffersen, sono invece usciti quasi subito. Stefano Gross, unico Azzurro, è andato fuori al primo turno battuto proprio da Ramon. Il terzo posto è andato al tedesco Strasser bravo  battere Luca Aerni.

In campo femminile, seratona per la norvegese Nina Hayer-Loeseth che ha incredibilmente battuto Wendy Holdener. Ma non doveva finire cos! Dopo la pirma manche l’elvetica aveva più di 3 decimi da difendere e nella seconda era anche scattata fuorti dallo start alla stra grande. Poi sul salto, è arrivato il patatrac! Unico errore dopo tante manche, in quella che contava di più. Nina non ha avuto problema a superarla e a tagliare il traguardo con bel 52/100 di vantaggio. Nella finalina per il terzo e quarto posto, 60 punti a Petra Vlhova che ha battuto abbastanza facilmente Frida Hansdotter.
In pista per noi Irene Curtoni e Chiara Costazza. Irene ha perduto ai quarti con Petra  ma davvero per pochissimi centimetri, mentre Chiara Costazza, cadendo nella prima manche agli ottavi nella sfida con Bernadette Schild, non ha avuto scampo nel ritorno.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment