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Clamoroso a Meribel, Shiffrin gestisce troppo e l’oro finisce al collo di St-Germain!

Clamoroso a Meribel, Shiffrin gestisce troppo e l’oro finisce al collo di St-Germain!
Finale pazzesco a Meribel: Mikaela Shiffrin gestisce come al suo solito, forte di uno strapotere codificato, ma fa male i calcoli e allora la canadese Laurence St–Germain si trova l’oro al collo, cosa che non capitava da 63 anni! Non se n’era nemmeno accorta subito l’americana che ha dovuto guardare meglio il tabellone per capire che aveva perso la gara con il 29esimo tempo di manche. Il bronzo alla tedesca Lena Dürr perché Wendy Holdener nel bello di una manche favolosa inforca, buttando via anche lei una chance clamorosa. In realtà gli sci passano regolarmente ma è come se avesse inforcato con le ginocchia (è soprannominata) che lei usa in maniera esagerata per abbattere il palo. La sensazione ce forse ha avuto lei stessa, era che fosse passata irregolarmente e volendo avrebbe potuto anche proseguire. Ma interrompendo l’azione ha mandato tutto alla malora. davvero un gran peccato!

A quel punto la norvegese Mina Fuerst Holtmann passa dal sorriso per aver fato una bella manche, dopo la decima piazza nella prima, a maledire il cielo perché non è di ronzo per soli 2 centesimi. La fortunata si chiama Lena Dürr autrice anche lei di una pessima run conclusiva, ma sufficiente per andare a premi.

Bisogna scartabellare i libri di storia per trovare una manche così di Mikaela. Non si è resa conto di quanto piano stesse andando, soprattutto quando il pendio si è fatto più dolce. Va bene gestire, ma qui si tratta di un blocco mentale che l’americana dovrà cercare di capire e risolvere.

La Canadese, che non era mai nemmeno entrata una volta nelle cinque in Coppa del Mondo, ha vinto con 57/100 su Shiffrin e 69/100 su Dürr. Ricordiamoci comunque che la Regina è comunque medaglia d’argento, la sua 14esima ai Mondiali. Certo è che l’idea di annunciare in mezzo al mondiale al porprio allenatore che a fine stagione il rapporto si sarebbe concluso non è stata proprio geniale. Sono quei dettagli che probabilmente contribuiscono a togliere serenità.

Una manche che ricorderà a lungo anche Lara Della Mea, soprattutto per l’atteggiamento. Ha ricordato quel peperino di qualche stagione fa, nel 2018-19, quando faceva davvero impressione per la potenza che sapeva sprigionare. Nella seconda manche ha rischiato al limite del possibile, soprattutto a inizio muro. Ma ha continuato a spingere al massimo fino alla fine, commettendo qualche errorino, ma ragazzi che andare! Partita col 35 e piazzata al 26esimo posto nella prima manche è riuscita a conquistare la top ten, posizione utile per la start list. Si è messa dietro atlete del calibro di Popovic, Stjernesund, Nullmeyer, Gritsch, Liensberger, Truppe… È rimasta nel leader corner fino alla discesa di Sara Hector 11esima dopo la prima, recuperando 18 posizioni per una ottava posizione insperata alla vigilia, con tanto di miglior tempo di manche! Davvero tanti applausi per la 24enne dell’Esercito che registra il suo migliore risultato in carriera.

Non ha applicato questa modalità Marta Rossetti e questo è piuttosto strano, perché con una pista perfetta aveva la possibilità di tagliare qualche decimo. Alla fine però anche lei 4 posizioni le ha recuperate concludendo lo slalom iridato in 25esima piazza.

Entra nelle 30 Beatrice Sola che scia molto bene e si piazza trentesima.

La Classifica

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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