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Clamoroso: DH a St Moritz, Vonn domina e manda tutte a nanna!

Una neve perfetta con condizioni uguali per tutte, con sole e assenza di vento, come in poche occasioni precedenti a St. Moritz, ha accolto le donne della velocità nella prima gara stagionale della Coppa del Mondo. La pista Corvaglia è stata rinnovata: un pendio non complicato con un terreno da leggere bene per le ondulazioni. Parola d’ordine lasciare scorrere e portare velocità.

Lindsey Vonn aveva già lanciato segnali nelle prime prove. Aveva lanciato segnali in chiusura della scorsa stagione. Ha detto di sentirsi bene come non mai e lo ha dimostrato.  Come nelle prime due giornate ha lasciato qualcosa nella parte alta e poi, come la Goggia ha cambiato marcia. Ha ortato velocità pazzesche dando una lezione di sci a tutte. A 41 anni è stata l’unica ad abbattere il minuto e 30. Le ha messe tutte a nanna rilanciandosi come l’atleta da battere. Ha già gareggiato 50 volte sulle Tofane e ha spiegato come, vista la pericolosità, non farà altri allenamenti se non le gare da qui alle Olimpiadi.

Magdalena Egger è stata velocissima sin dal via. Due sci che sembravano due jet, poche inclinazioni e grandissima velocità. Come tutte le austriache ha tenuto gli sci sempre appoggiati sulla neve dando prova di grande controllo sui piani. Non ha impensierito Wonder Vonn ma ha conquistato il primo podio in carriera, seconda unica a meno di un secondo dall’innavvicinabile americana.

Ha completato il podio l’altra austriaca, Mirjam Puchner, anche lei molto efficace nella parte dove bisognava lasciare andare: ha sciato come sui binari nella parte alta del tracciato poi, è parsa in difficoltà in qualche passaggio nella parte tecnica senza però perdere efficacia e velocità grazie alla forza. La 33enne con due vittorie in carriera ritrova meritatamente il podio.

Le azzurre nella DH a St Moritz

Sofia Goggia veniva da ottimi risultati nelle due giornate di prove, nonostante la poca visibilità di ieri. Oggi in condizioni differenti l’abbiamo vista spesso in difficoltà nella prima parte, scomposta con poca possibilità di spinta. Poi nella parte tecnica ha cambiato ritmo. Si è mangiata la seconda parte della pista sciando in modo perfetto ma ha pagato gli oltre 70 centesimi di ritardo accumulati nella prima parte. Quarto posto e ottavo podio sfumato ma l’inizio stagione lascia ben sperare spec

Laura Pirovano era parsa in ottima forma nelle prove e puntava al primo podio. Ha sciato bene nella seconda parte del tracciato, nella parte tecnica, dove è stata la prima a cercare linee fuori dalle righe blu. Sorridente al parterre per una prova che fa ben sperare per il proseguo della stagione, ottavo posto, il podio è sempre più vicino.

Nicol Delago ha sbagliato qualche linea dopo un buon secondo intermedio. È parso si sia fatta un po’ sorprendere in qualche passaggio ma ha messo in campo le sue doti di grande scivolatrice completando una buona prova.

Roberta Melesi ha sciato bene, specie nella parte alta. Composta sui salti ha fatto sembrato tutto molto semplice per una maggiro aggressitià aspettiamo i prossimi appuntamenti.

Nadia Delago, medaglia di bronzo olimpica di DH ma senza podi in Coppa, ha rischiato molto facendosi cogliere di sorpresa in una compressione nella prima parte della pista. Poi ha provato a dimenticare lo spavento e con grande volontà di recuperare si è inclinata molto, forse troppo, nella parte tecnica subento tutti i contraccolpi dei dossi della Corvaglia. La stagione è ancora lunghissime e la gardenese farà sicuramente tesoro dell’esordio non come sperato.

Elena Curtoni ha dato la sensazione di essere un po’ frenata. Sicuramente la caduta della Gisin non l’ha lasciata indifferente

Vicki Bernardi è stata un po’ guardinga, cauta e tanto rispettosa della pista. Purtroppo, come per la Thaler, non ha sfruttato le condizioni della neve perfette anche per i pettorali alti. L’aspettiamo nel SuperG

Sara Allemand era partita bene nella gara d’esordio in Coppa. Ha subito un po’ la pista. Come la Thaler ha sbagliato la linea nell’ultimo salto atterrando però sulle code e colpendo la porta. È caduta finendo nel ginfiabile, fortunatamente senza conseguenze.

Sara Thaler era partita bene ma si è fatta schiacciare troppo nelle compressioni. Ha sbagliato linea nel salto finale uscendo a pochi metri dal traguardo.

LA CLASSIFICA FINALE

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere responsabile dei progetti speciali della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi, a "tallone libero", “costretto” dal suo ruolo di vicedirettore della Rivista Sciare.

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