Che bella notizia: Claudia Giordani ha voglia di riavvicinarsi da protagonista al mondo dello sci candidandosi alla Presidenza del Comitato Alpi Centrali, chiamato al rinnovo il prossimo 22 maggio. Una decisione maturata da poco, probabilmente frutto dell’istinto, non per un’ambizione politica, ma per semplice amore per lo sport che già all’età di 10 anni ha iniziato a vivere. "Desidero mettere semplicemente a disposizione il mio nome e la mia esperienza – ha dichiarato la campionessa Azzurra – perché credo di poter rendermi utile alla causa dello sci della mia regione a sostegno di quelle persone che come me già si prodigano per la crescita dello sci nelle Alpi Centrali".
Attualmente presieduto da Marco Cozzi, il Comitato lombardo esce dalle elezioni federali con la sconfitta del suo candidato, Carmelo Ghilardi, che ha dovuto cedere alla riconferma di Giovanni Morzenti, per pochissimi voti. Per alcuni non si tratta di una vera e propria sconfitta, poiché il risultato finale si è risolto per poco più di 2 mila preferenze, segno distintivo di un’azione ben condotta da parte dell’istituzione regionale che ha avuto, voto più, voto meno, circa l’85 per cento della sua compattezza.
Claudia Giordani, sostenuta dal Goggi di Antonio Noris, neo vice presidente vicario Fisi, domani incontrerà i vertici del Comitato per un faccia a faccia nel quale spiegherà programmi e volontà. Marco Cozzi attualmente guarda verso la presidenza di Carmelo Ghilardi per coerenza e per dare piena continuità ai programmi già scritti per sua mano. Tra questi il Progetto Pasqua che ha, tra le finalità, la revisione delle categorie Fisi, la realizzazione di un circuito nazionale per giovani e senior.
Il passato agonistico di Claudia Giordani è ancora scolpito sulla neve: tre vittorie in Coppa del Mondo (2 in gigante e 1 in slalom), 17 podi in otto stagioni e soprattutto quella splendida medaglia d’argento conquistata alle Olimpiadi di Innsbruck nel 1976.
Dopo essersi ritirata dall’attività agonistica, Claudia si è dedicata al giornalismo sportivo ereditando l’immensa vena professionale di papà Aldo, per decenni voce in rai della pallacanestro italiana. Una scelta che non l’ha mai distolta dal settore neve che ha imparato a conoscere anche dal punto di vista del marketing e della promozione, ricoprendo un ruolo importante presso l’agenzia Slalom di Milano.
Entro pochi giorni si conoscerà con maggior precisione la consistenza di questa candidatura, decisamente meno politica rispetto a quella di Ghilardi, ma sorretta al 100 per 100 da ideali unicamente sportivi.
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