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Combi Wengen: Tonetti mette il turbo e vola!

Nella prima manche della Combi di Wengen, prova di discesa, Riccardo Tonetti mette il turbo e vola letteralmente sul traguardo. Una discesa, la sua, pazzesca! E dire che nel primo tratto ha perso un po’ da tutti quasi un secondo.

Ma poi si è messo giù a dipingere le curve a velocità folle come se niente fosse. Si è infilato la tuta di un discesista tecnico esperto che conosce il Lauberhorn come le sue tasche. Davvero impressionante. Ma siamo solo a metà gara, anche se è statoil migliore tra gli slalomisti.

La discesa è stata stravinta dall’austriaco Matthias Mayer che ha chiuso la sua corsa con il tempo di 1’41″40, nettamente più veloce di tutti. È un buon vantaggio ma l’austriaco in versione slalomista è decisamente battibile.

Secondo è l’elvetico Gilles Roulin (+0,53) che ha chiuso davanti all’austriaco Daniel Danklmaier per 14 centesimi. Poi, a 79/00 dalla testa, Dominik Paris  bravo, ma non irresistibile, un po’ come tutti gli altri discesisti più performanti.

Riccardo perde 56/100 da Mayer 1″09, preceduto al settimo posto dall’elvetico Niels Hintermann (quinto) e dallo sloveno Martin Carter (sesto), ma è davanti a gente tosta come Kriechmayr e Kilde.

In previsione dello slalom tantissime chance le ha anche il francese Victor Muffat-Jeandet staccato di 24/100 rispetto a Tonetti. Ma anche l’elvetico Sandro Simonet, oggi a 35/100 da Roccardo

Sono messi altrettanto bene anche Alexis Pinturault, Loic Meillard e Justin Murisier, anche se il loro ritardo non sarà così semplice da recuperare, sempre rispetto a Riccardo Tonetti (tra i 7 e i 9 decimi).

La difficoltà per loro potrebbe anche essere il terreno che, in virtù delle alte temperature, potrebbe non essere così marmoreo. E allora, con qualche inevitabile segno sulla neve, la loro rincorso sarà meno agevole.

C’è da dire che gli slalomisti su questa terribile discesa sono stati sorprendenti. Oppure i discesisti sono andati tutti in bambola. Rimane incredibile come dopo una discesa di 1’42″49 sono tantissimi gli atleti, disomogenei dal punto di vista tecnico, racchiusi in un secondo.

Probabilmente si sono trovati meglio sul terreno che si sono trovati sotto ai piedi. Molto duro, favorevole per chi è abituato a lavorare molto di lamina.

Da segnalare la prova folle di Mario Caviezel che sul salto dell’’Hundschopf stava per schiantarsi sulla roccia di destra. ha appoggiato gli sci in volo sulle protezioni. Da infarto.

Poi ha continuato a fare il pelo ai bordo pista, fin quando, dopo aver superato il penultimo intermedio con quasi 7 decimi su Tonetti, si è arreso per una curva chiusa in maniera eccessiva.

La gara è stata sospesa per consentire ai sanitari di soccorrere il norvegese Sejersted che ha fatto un gran volo e che è stato portato via dall’elicottero.

La seconda manche è prevista alle ore 14:00.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).