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COppa 2013: Coppia d’Assi

Tina Maze chiude la stagione con la vittoria nel gigante di Lenzerheide e realizza il podio numero 24 su 36 gare, record assoluto, così come è record il totale di 2414 punti con cui la slovena si aggiudica la Coppa del mondo assoluta. Alle sue spalle si piazza Tessa Worley con 35 centesimi di ritardo, mentre al terzo posto c’è Lara Gut con 1"38 di ritardo. Ottimo piazzamento per Nadia Fanchini che chiude con il miglior risultato stagionale, il sesto posto a 1"95 dalla Maze. Denise Karbon ha inforcato brutalmente una porta nella seconda manche, terminando nella neve la sua corsa, quando si trovava al quarto posto e stava provando a tornare sul podio. L’azzurra di Castelrotto ha lanciato un urlo poco confortante. Al momento non si hanno informazioni dettagliate sul suo stato di salute. Lo staff medico della pista svizzera ha provveduto a trasportare Denise Karbon nel pronto soccorso dell’ospedale di Coira, dove sarà sottoposta agli esami. Più tardi la diagnosi precisa che sembra comunque interessare la gamba destra. Era uscita nella prima frazione Irene Curtoni. La Maze vince ovviamente anche la classifica del gigante con 800 punti, davanti ad Anna Fenninger che ne ha 480 e a Viktoria Rebensburg a quota 411. La miglior azzurra rimane Irene Curtoni con il nono posto a quota 193, mentre Nadia Fanchini sale al 17/o con 144 punti. Denise Karbon è 21/a a quota 109.

Felix Neureuther mette il sigillo sull’ultima gara della stagione vincendo lo slalom di Lenzerheide davanti a Marcel Hirscher che oggi alza al cielo sia la coppetta di specialità che la seconda Coppa del mondo consecutiva, con pieno merito. Terzo nello slalom è l’immarcescibile Ivica Kostelic che, pur condizionato da un menisco rotto, riesce ad essere competitivo per il podio. L’Italia è un passo indietro con Manfred Moelgg, ancora una volta il migliore degli azzurri, decimo a quasi due secondi e mezzo, seguito all’11/o posto da Giuliano Razzoli. 14/o Stefano Gross e Patrick Thaler 18/o, mentre Cristian Deville era già uscito nella prima manche. L’Italia maschile sale così a 3983 punti e non riesce a raggiungere il simbolico traguardo dei 4000, pur chiudendo al secondo posto nella classifica per nazioni. In ogni caso la stagione della squadra di Claudio Ravetto si chiude come la seconda migliore di tutti i tempi, grazie ai grandi risultati ottenuti nella velocità e alla costanza nelle prove tecniche, alle quali è mancato solo qualche acuto.
I verdetti: Marcel Hirscher conclude così nella classifica generale a 1535 punti davanti ai 1226 di Aksel Lund Svindal e ai 1022 di Ted Ligety. Il primo degli azzurri è Manfred Moelgg, settimo a 636 punti, con Christof Innerhofer decimo a 522.
Impressionante il punteggio di Hirscher nella classifica di specialità: chiude a 960 punti davanti a Neureuther che ne fa 716 e terzo è Kostelic a 535. Quinto Manfred Moelgg, campione di costanza, con 335 punti. Nei quindici rimane solo Stefano Gross, 12/o a 188 punti. Giuliano Razzoli 16/o con 162 punti, 17/o Patrick Thaler a quota 160, mentre Cristian Deville è 25/o con 81.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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