A Mayrhofen il gigante di Coppa Europa si è aperto con una mattinata che sorride all’Italia. Il miglior tempo della prima manche porta la firma di Alice Pazzaglia, 53”06, una discesa compatta e coraggiosa sin dall’ingresso sul muro, dove ha costruito il vantaggio più significativo. È stato soprattutto il primo settore, chiuso con il miglior crono, a orientare la classifica: ritmo alto, traiettorie pulite, zero oscillazioni nelle zone più ondulate. Nel finale ha concesso qualcosa, ma non abbastanza da riaprire i giochi.
Alle sue spalle, per soli ventiquattro centesimi, c’è la tedesca Jana Fritz, partita cauta in alto ma perfetta nella parte centrale, dove ha recuperato quasi mezzo secondo con un settore finale da manuale, il migliore del lotto. La sua rimonta è stata la più evidente: un colpo di coda che la inserisce pienamente nella lotta per la vittoria.
Terzo tempo per Laura Steinmair, prima a scendere, solida come da tradizione: precisa nel primo tratto, con un margine ridotto sugli errori, e poi capace di mantenere velocità là dove la neve iniziava a segnare. Ventotto centesimi la separano dalla vetta, pochi abbastanza da lasciare aperto qualunque finale.
Seguono, a completare un quadro azzurro brillante, Carole Agnelli, quarta a quaranta centesimi, reattiva sulle pendenze iniziali e molto efficace nella parte più scorrevole, e Ambra Pomare, decima ma con un settore iniziale da top-five, leggermente penalizzata da qualche appoggio nervoso nel tratto conclusivo. Nel gruppo delle migliori tredici c’è anche Tatum Bieler, dodicesima, e poco più indietro Sophie Mathiou, tredicesima dopo una parte alta più rigida del solito ma un finale in netta crescita. Segno di una squadra giovane ma già matura nei contesti internazionali.
Tra le straniere, oltre alla Fritz, si fanno notare le svizzere, con Stefanie Grob quinta, Janine Maechler nona, Janine Schmitt ottava: un blocco compatto che lascia immaginare una seconda manche serrata. Colpisce anche la prestazione di Selina Egloff, seconda al primo intermedio e solo ottava all’arrivo dopo aver perso quasi un secondo nel settore più scorrevole: una delle run più “spaccate” della mattinata.
Inn classifica altre tre Azzurrine. Annette Belfrond, 28esima, Giulia Valleriani 35esima e Francesca Carolli 37esima.
La pista ha favorito chi ha saputo accompagnare gli sci senza forzare troppo la linea. Anche per questo alcune atlete, come la francese Lois Abouly, hanno alternato errori pesanti in alto a finali molto veloci, confermando un tracciato che non perdona, ma allo stesso tempo permette recuperi importanti.
La seconda manche promette dunque un gigante aperto, tecnico e serrato: Mairhofen non regala mai nulla, ma oggi ha già detto una cosa chiara. Le italiane ci sono. E stanno facendo sul serio.






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