La prima vittoria non si dimentica, e Laura Steinmair la conquista nel modo più netto: controllando la gara dall’inizio alla fine. La ventunenne dell’Esercito, già protagonista di un’ottima prima manche, costruisce a Zinal il suo primo successo in Coppa Europa con una doppia prova solida, concreta, senza sbavature. Il suo 2:25.40 non lascia margini: una gara gestita con la lucidità di chi ha capito subito che oggi il pendio svizzero non perdona esitazioni.
Le emozioni più grandi, però, emergono alle sue spalle, dove la seconda manche ridisegna la classifica come una lavagna ribaltata. Sophie Mathiou è la più brillante: recupera sette posizioni con una discesa aggressiva, precisa, una delle più pulite del giorno. Il distacco finale (+0.47) racconta la qualità di un run in cui la valdostana anticipa, forza e soprattutto non molla mai l’attacco al palo. È il segnale di una stagione che vuole prendersi spazio.
Terzo posto per Carole Agnelli, che dopo la seconda piazza provvisoria del mattino arretra di un gradino ma resta meritatamente sul podio. Solida nella prima manche, più macchinosa nella seconda, trova comunque il modo di difendere un risultato pesante per la sua crescita.
La seconda manche diventa il terreno ideale per chi ha il coraggio di cambiare passo. Alice Pazzaglia è l’esempio più evidente: tredicesima dopo il primo run, firma la miglior progressione italiana, risale di nove posizioni e chiude al quarto posto con una delle prove tecnicamente più convincenti della giornata. Linee strette, precisione chirurgica nel ripido, più fiducia nei tratti veloci: la sua gara è una dichiarazione di maturità.
Dania Allenbach (Sui) condivide la quarta posizione grazie a un’altra bella rimonta, mentre Shaienne Zehnder (Sui) firma un +8 che la porta fino al sesto posto: seconda manche incisiva, tempi che parlano chiaro, soprattutto negli ultimi settori dove rosicchia decimi a tutte.
C’è spazio anche per le rimonte di Mary Bocock (USA), volata dal 27° al 13° posto con il secondo miglior settore 2 della gara, e per quella della francese Marjolaine Ollier, che recupera dieci piazze e chiude quindicesima.
In casa Italia arrivano conferme importanti:
Steinmair, vincitrice e leader di giornata; – Mathiou, seconda con personalità; Pazzaglia, quarta con un secondo run di spessore; Belfrond, in crescita, settima- diciassettesima con margini ancora enormi; Bieler, ventesima grazie a un buon recupero; Carollli ventottesima con una manche finale più convinta.
Un risultato corale che dà fiato al gruppo tecnico e conferma la profondità della squadra.
Zinal premia chi sa aggredire nella seconda manche, chi non teme una pista che si segna in fretta, chi ha la capacità di leggere i cambi di ritmo. Steinmair lo fa dall’inizio alla fine, Mathiou e Pazzaglia lo fanno quando conta davvero.
E la Coppa Europa scopre una nuova vincitrice, cresciuta all’Esercito, pronta a prendersi molto di più.






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