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Coppa Italia Master, Enrico Ravaschio dà i numeri

Siamo giunti nell’ultima parte di stagione della Coppa Italia Master, momento giusto per tirare le somme ed è per questo che interviene Enrico Ravaschio che dà i numeri.

Per il momento non si possono fare, ma se ne può parlare. Mi riferisco alle nostre gare e in particolar modo a chi è in lizza per vincere la Coppa Italia Master 2020.

Chiusa, in parte forzatamente, la fase di ammissione possiamo dire di chi meglio si presenterà alle finali e speculare sulle possibilità di vittoria. Personalmente sono poco superstizioso perciò premetto che tutti i miei ragionamenti sono al di fuori dell’imponderabile e che, nello sci, si è sicuri solo dopo aver tagliato il traguardo.

Prima un sunto dei numeri della stagione. Erano state programmate 37 gare di ammissione, in 8 fine settimana; ne sono state disputate 32, in 7 fine settimana.

Nelle 32 gare, regolarmente effettuate, abbiamo avuto le iscrizioni di 453 donne e 2.727 uomini. Più precisamente sono stati 824 gli atleti che vi hanno partecipato. Analizziamo anche come sono ripartite le iscrizioni per specialità, considerando che sono saltati 4 supergiganti e i giganti sono quasi tre volte gli slalom.

Iscritte donne: gigante = 393 / slalom = 85 / superg = 21. Iscritti uomini: gigante = 2.168 / slalom = 414 / superg = 145. Rimane il numero più importante, quello degli ammessi, cioè coloro che si sono classificati in 7 delle 32 gare, con l’obbligo che uno di questi 7 risultati sia di slalom o superg.

Sono, in totale, 109. Il maggior numero, sedici, nelle categorie: B5 e C7, poi abbiamo la C8 con 15 ammessi e la B6 con 12.

Nelle donne è solo la D6 che vede un adeguato numero di contendenti al primato, con 7 ammesse, nelle altre categorie, le ammesse hanno già la certezza del podio finale.

Facciamo i nomi, sicure del successo finale sono: Martina Checcarelli, D1; Paola Saletti, D4; Margherita Sabadin, D8 e Anna Fabretto Martinelli, D10, tutte ammesse con il massimo, 900 punti.

Nella D7 è molto improbabile che non la vinca Alessandra Andreini, ha 160 punti di vantaggio su Fabienne Morin e 200 su Bruna Mattarelli. Stesso discorso nella D5, dove Alessandra Pietroni è prima con 190 punti su Silvia Rossato.

Diversa è la situazione nella D6, dove è in testa Marina Capretta, (nell’immagine di copertina), ma il suo vantaggio su Silvia Vagnone Giacosa (nella foto qui sotto)è di soli 60 punti e Silvia non è un’avversaria facile.

Sono anche diverse come attitudine, più velocista Marina, ha più possibilità di prevalere in superg, come Silvia lo è in slalom, dovranno giocarsi tutto nel gigante della domenica.

Rimane la D2 dove Chiara Pedroni, anche se ha solo 80 punti in più di Irene Zanetti,  può solo perderla non partecipando, troppo netta è la superiorità che ha dimostrato in passato.

Gruppo A, giochi quasi fatti nella A 2, Giacomo Colzi ha 200 punti in più di Matteo Menchini ed anche se non farà il superg è molto difficile che Matteo gliene recuperi 100 fra slalom e gigante.

Tutta da vivere la sfida Gian Mauro Piantoni (nella foto qui sotto) / Ewald Pixner, arrivano con una differenza di soli 20 punti, sono entrambi in forma e molto forti nelle tre specialità, pronostico assolutamente incerto.

Saltiamo la B4 dove Antonio Bonetto è oramai sicuro vincitore ed arriviamo alla B5 dove, oltre al maggior numero di contendenti ci sono, oserei dire, i più bravi.

In cima c’è Paolo Lorati, assoluto specialista del superg, precede di 80 punti, Luca Novi, assoluto specialista dello slalom, in gigante sono forti entrambi.

Non dimentichiamo il terzo, Alessandro Granata, ha 120 punti in meno di Paolo ma è molto bravo nelle tre specialità, solo domenica sapremo com’è finita.

Ewald Pixner

Praticamente assegnata la coppa nella B6 dove Massimo Treccani si presenta con il massimo punteggio, però molto interessante, per il secondo posto, sarà il confronto fra Romeo Salvetti ed Oliviero Zanardelli, al momento divisi da 45 punti, anche qui abbiamo un velocista, Oliviero ed uno slalomista Romeo, al gigante l’ardua sentenza.

Per il Gruppo C, comincio dalle categorie più alte, dove abbiamo una manifesta superiorità da parte di Bruno Pachner nella C11, troppo forte negli scontri diretti con tutti i suoi avversari, anche se si presenta con solo 40 punti di vantaggio su Renzo Cortesi e 100, sul vincitore dello scorso anno, Gianfranco Pastorino.

Se si può sapere il primo dovremo aspettare per il secondo, troppe variabili, possono esserci, anche se, sulla carta, Renzo ha 60 punti e qualche probabilità in più di farcela.

La vera “lotteria” è nella C10 dove abbiamo tre atleti a pari punti, sono Fausto Facchin, Lino Stefanini e Josef Gallmetzer, con 860 punti, seguiti da uno che “non molla” Gianfredo Puca, con 40 punti in meno, un inezia, da seguire con attenzione a partire dal venerdì.

Luca Novi

La C9 ripresenta una classifica di qualche anno fa, e credo che Curzio Castelli, attuale leader con 900 punti qualche scongiuro lo stia facendo.

Nel 2017 il bravo Curzio è in testa alla classifica di coppa ma, nella finale di slalom, interpreta male un passaggio e rinuncia a terminare, con il risultato di perdere la coppa per un punto, a favore di Lamberto Chiani, in questo caso bravo a non desistere.

Quest’anno sono 5 i sicuri pretendenti al podio, oltre Curzio e Lamberto ci sono Nadir De Rocco, Antonio Zecchini e Fausto Di Loreto, separati da 60 punti con i 300 in palio, non ci sono pronostici da fare ma solo vedere!

Paolo Lorati
Qualche chance di vittoria in più per Enrico Voyat nella C8, perché si presenta con il massimo dei punti e una manifesta superiorità stagionale. Tutto possibile per i 5 che lo seguono, sono Enrico Rossi, -80; Friedrich Raffeiner, – 100; Giancarlo Veritti,– 120, Valerio Locatelli, – 180 e Massimo Panzani, – 280, grandi numeri fra loro ed Enrico che la coppa la può solo perdere, ma fra loro ci sono solo 200 punti e quelli in palio alla finale sono 300, tutto possibile.

L’ultima categoria da esaminare è la C7, dove un esagerato Mariano Galas ha dominato, ha 100 punti di vantaggio su Corrado Canonico, per sapere come finirà dovremo vedere le condizioni di Corrado, la pista ed i tracciati, ma Mariano e Corrado sono due veri campioni e sarà bello assistere al confronto.

Il terzo posto di categoria se lo contenderanno in sei, in partenza separati da 90 punti, vedremo chi meglio utilizzerà i 300 in palio, sono: Antonio Caorsi, Gian Luca Porta, Alessandro Falez, Gianni Ursich, Claudio Maltinti e Giuseppe Sermisoni, sono tutti bravi e tutti aspirano al podio, il cronometro ci dirà.

Chiudo dando appuntamento al Cermis, venerdì 13 marzo ed a Pampeago sabato 14 e domenica 15, lo Sci Club Guastalla è in campo per organizzare un’altra bella finale di Coppa Italia Master, così come Cermis e Pampeago hanno le piste preparate al top, non ci resta che vedere chi sarà il più bravo.

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).