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Così la pista Erta del Kronplatz ringrazia la grande vittoria di Jannik Sinner!

Tutta l’Italia per Jannik Sinner che tanto ci ricorda i successi di Alberto Tomba. Farà la sua strada, scriverà la sua storia, riuscirà a portare l’Italia del tennis in cima al mondo. Per il momento è riuscito a raggiungere la pista Erta al Kronplatz, pronta, martedì 30 gennaio, ad ospitare il classico slalom gigante femminile.

Una splendida idea quella avuta dal Comitato organizzatore con Danny Kastlunger e Diego Clara a tirare le fila di un team super collaudato di illuminare la pista di gara e la “sorella” a fianco con la scritta Grazie Jannik.

Se non fosse così ripida l’effetto non sarebbe stato lo stesso!
Il tracciato parte da Piz de Plaies a 1.605 metri e scende direttamente a San Vigilio di Marebbe, paesino ladino in Val Badia e che ha la elevata pendenza come caratteristica principale, motivo per cui è chiamata ERTA.

Il traguardo è situato a quota 1.200 m in corrispondenza con la pista Pedagà, aperta al pubblico, per un dislivello totale di 405 m ed uno sviluppo di 1.325 m.

Fanno impressione i numeri relativi alla pendenza, con un 32% di media, 22% di minima e 61% di pendenza massima in corrispondenza del muro chiamato “Gran Para” nella parte centrale della pista.

Che tale gesto sia benaugurante per l’evento e perché no, per un successo Tricolore!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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