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Courchevel: dicono le nostre…

Va bene che non nevicava da tanto e un’imbiancatina non fa proprio male. Ma così tanto è troppo accidenti! Un metro di fresca nelle ultime 24 ore hanno trasformato una giaia in un incubo per gli organizzatori di Courchevel, una delle stazioni più belle e chic di tutta la Savoia. La Fis ieri ha deciso di cambiare l’ordine delle gare, quindi, prima slalom e poi gigante, ma in queste condizioni sembra quasi impossibile dare il via, anche perché continuerà a nevicare fino a tutto domani. Nah, si vedrà, intanto ecco le dichiarazioni delle Azzurre alla vigilia di questo appuntamento di Coppa.

Federica Brignone: "Ho una grande voglia di riscattarmi dopo le due uscite di Soelden e Aspen. Sono sicura di valere un buon risultato, la pista sarà durissima con tutta la neve che è caduta, ma lavoro per diventare la numero 1 e per esserlo bisogna essere i migliori in ogni condizione".

Denise Karbon: "Arrivo da una trasferta americana dove sono andata benino, adesso con le gare europee voglio ulteriormente crescere. Mi aspetto tanto dai prossimi appuntamenti, non conosco la pista di Courchevel ma adesso arrivano tracciati che bene si adattano alle mie caratteristiche. Pentita di avere abbandonato lo slalom? Sicuramente mi dispiace, tuttavia devo guardare alla salute delle mie ginocchia e abbiamo preso la decisione più giusta".

Manuela Moelgg: "Di ritorno dalla trasferta americana la schiena è leggermente migliorata, sono riuscita a fare qualche giorno di allenamento in più. La neve a Courchevel è tanta e pesante, farò la mia gara senza guardare troppo intorno a me anche se è vero che mi piace la neve più dura. In slalom mi sento meglio rispetto al gigante, anche perchè faccio meno fatica con la schiena".

Sabrina Fanchini: "Sono stata convocata sia per la gara di slalom che per quella di gigante, è buon punto di partenza. Speriamo di fare un buon risultato, per me è un sogno far parte di questo gruppo. Quest’anno ho cambiato allenatori perchè sono entrata nel gruppo di Coppa Europa ma sono ugualmente contenta".

Chiara Costazza: "La pista è molto bella, non ci aspettavamo queste condizioni e per me sarà ancora più dura perchè parto ancora con pettorali alti. Ma va bene ugualmente, proverò soltanto a fare il massimo. Sarà una bella sfida".

Giulia Gianesini: "Conosco la pista per averci corso molte volte in Coppa Europa, mischia tratti scorrevoli con tratti più tecnici. Non sono in un periodo di buoni risultati, punto a risollevarmi".

Lisa Agerer: "La neve molle a me non piace, ma le condizioni saranno uguali per tutte. La Coppa del mondo è diversa dalla Coppa Europa, sto imparando a capirla gara dopo gara e mi auguro di abituarmi in fretta per far vedere di cosa sono capace".  

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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