“Sono finalmente tornato ad essere un atleta – dice Christof Innerhofer, felice per la sua prova -, avevo già dimostrato di poter sciare bene, ma si sa che in gara è tutta un’altra cosa. Oggi sono riuscito a fare una bella gara, anche se non è facile arrivare al massimo risultato dopo un lungo periodo in cui il fisico non ti permette di essere al top. La mia forza è sempre stata quella di allenarmi intensamente, di non avere paura di fare fatica, ma è necessario avere il fisico che ti assiste. Quest’anno sto meglio, anzi, rispetto al passato sto da Dio. Certo non è il 100%, ma con l’esperienza so gestirmi meglio e so cosa mi può far male. Ora sento un po’ le tre settimane di lavoro qui in America, ma Inner c’è”.
“Oggi sinceramente mi aspettavo qualcosa di più su questa pista – dice Peter Fill – non sono riuscito a fare al massimo il muro, come invece ero riuscito a fare in prova. Tutto sommato non una brutta gara. I norvegesi? Si sa che sono fortissimi e Jansrud è cresciuto ancora. Forse in Gardena saranno ancora davanti, ma penso però che sulle nevi europee e sulle piste europee le distanze non saranno così grandi e non riusciranno a fare tutta questa differenza. Vedremo”.
Da fisi.org
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