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DH BORMIO: la perfezione di Svindal

Questa volta sul parterre di Bormio niente Inno di Mameli: su una pista completamente differente rispetto a quella delle prove (Fitta nevicata in partenza, neve molle e lenta dunque soprattutto nella prima parte e visibilità piatta nella zona centrale), ha vinto Aksel Lund Svindal al termine di una prova splendida, forse la migliore vista quest’anno per decisione, potenza e scelta di linee assolutamente perfette. Al secondo posto, con 39/100 di ritardo, l’austriaco Hannes Reichlet davvero a suo agio su questa pista (fu primo l’anno scorso a pari merito con Paris). Poi Erik Guay che già aveva dimostrato di apprezzare il percorso durante le prove. Sostenuto da una forma fisica eccellente (primo sulla Saslong), il canadese ha preceduto al terzo posto il francese Theaux er 8/100. Al sesto posto, dietro all’austriaco Mathias Mayer, a lungo avantio anche rispetto a Svindal, Christof Innerhofer, tra i migliori nella seconda parte di gara ma troppo lento nella prima, dove occorrevano doto di scorrevolezza maggiori su quel "soft" eccessivo. Nei dieci è riuscito a entrare anche Silvano varettoni, pettorale 30, che ha concluso al nono posto dopo aver lottato fino a metà gara per un posto sul podio. Ha ceduto solo sul finale dove le gambe bruciano e se non hai l’acciaio al posto dei muscoli non riesci a tenere linee strette. Peter Fill, a +1"53, è stato sempre ben presente sugli sci, mentre Werner Heel non è mai entrato in gara come conferma il ritardo di quasi tre secondi presi da Svindal (3"33 quelli di Marsaglia). La sensazione è che Aksel Lund oggi avrebbe vinto comunque, anche con condizioni di neve differenti, cioè più dura e tecnica. Emozionante la gara comunque fino alla fine, poiché la prima parte di scorrevolezza si è nettamente velocizzata dopo il 25esimo atleta, e la visibilitù è nettamente migliorata, ma poi nessuno è riuscito a modificare le sorti del podio. In attesa di terreni più duri il nostro Innerhofer non mancherà di attaccare il podio perché oggi lo abbiamo visto in grande aumento di condizione sia tecnica che fisica. La controprova ci sarà a Wengen dove l’anno scorso trionfò proprio il nostro campione. Nota spiacevole di colore: Bode Miller ieri aveva appoggiato i suoi sci da gara sul suo MotorHome, pronti per essere portati al suo Skiman: è stato un attimo e gli sci sono spariti! Infine, ironia della sorte, terminata la gara è uscito uno splendido sole. Adesso nella capitale della Valtellina via con i Campionati italiani. In scena, luned’ 30 lo slalom in notturma con prima manche alle 17.30 e seconda alle 20.30

Results

Rank
Bib
Name
Tot. Time
1 20

SVINDAL Aksel Lund

1:54.08
2 21

REICHELT Hannes

1:54.47
3 17

GUAY Erik

1:54.59
4 22

THEAUX Adrien

1:54.97
5 27

MAYER Matthias

1:55.04
6 16

INNERHOFER Christof

1:55.06
7 5

DEFAGO Didier

1:55.21
7 46

FAYED Guillermo

1:55.21
9 30

VARETTONI Silvano

1:55.22
10 2

GANONG Travis

1:55.26
10 45

DUERAGER Markus

1:55.26
12 26

PUCHNER Joachim

1:55.28
13 13

KUENG Patrick

1:55.30
14 28

HUDEC Jan

1:55.41
15 14

FILL Peter

1:55.61
16 43

STRIEDINGER Otmar

1:55.62
17 1

POISSON David

1:55.74
18 8

CLAREY Johan

1:55.76
18 24

BAUMANN Romed

1:55.76
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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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