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DH Gardena. cronaca live. Hujara alza bandiera rossa e Clarey si infuria

H: 13:40: Günther Hujara decide di porre fine alla discesa. Il vento non cessa e la gara sarebbe sfalsata. Non c’era un vento pazzesco, ma le folate sono peggio dell’aria continua. Ne va sia dello spettacolo che della performances agonistica. Il sogno francese di Johan Clarey e Adrien Theaux finisce qui. L’illuso vincitore ha però dichiarato tutta la sua contrarietà sulla decisione di Huiara: "Non è una decisione giusta, non è la prima volta che c”e vento su questa pista e anche in altre occasioni simili la gara è continuata senza problemi. Inoltre la neve era molto lenta e sulle Gobbe di Cammello praticamente non si saltava nemmeno. Non c’era alcun pericolo per gli atleti".
Per gli Azzurri non c’è stato di sicuro poiché il vento era totalmente assente quando sono scesi sia Innerhofer che Heel. Non è una gran bella notizia perché fosse stato almeno colpa del vento… I nostri discesisti sembrano ancora molto lontani dai migliori. Colpa di allenamenti estivi poco efficaci ha detto Claudio Ravetto. Speriamo sia per questo. Lo vedremo con le prossime discese. Intanto la pista ora passa alle specialità tecniche:iIl Circo Bianco si sposta ora in Val Badia per il gigante di domani e lo slalom d lunedì

H: 13:37 Si prova con due apripista, poi con Svindal e Kroell ma il risultto è disastroso. Altro stop. Hujara pensa…

H 13:07 Continua l’attesa sperando che il vento cali. Tutti guardano Günther Hujara – Direttore di gara FIS- Il problema è che il vento è presente a folate e se un atleta viene colto da una di queste quando è in volo, l’azione diventa davvero rischiosa e pericolosa. 
Si attende con questa classifica: 1° Johan Clarey (FRA) 1’55"80; 2. Adrian Theaux (FRA) + 0,11; 3. Patrick Kueng (SUI) + 0,26. Dodicesimo Inerhofer,13esimo Heel

H 12:56 Toccherebbe a Beat Feuz, vincitore ieri del superG ma viene fermato in partenza. Il vento è ora terribile!

H 12:54 Fase decisiva della gara, c’è Didier Cuche in pista. Anche il campione elvetico sbatte contro il vento e dopo 20 secondi di gara perde 8 decimi. Poi il ritardo diventa 1 e 90 ma è colpa del vento lui non c’entra niente! QUando entra in mezzo al bosco senza vento, scia alla pari con Clarey. Il ritardo è di 2 e 43. La fara andrebbe interrotta perché anche sul traguardo ci sono piccole bufere e vortici di neve

H 12:50 Un altro favorito: Baumann che al secondo rilevamento contiene il distacco a 32 centesimi. Sui salti è disturbato dal vento ma nonistabte questo al rilevamento successivo perde 67 centesimi. ma il danno subito è rilevante. E’ buono sul Ciaslat ma ne esce scomposto per cui si prende altri 3 decimi. Il ritardo finale è di 1 e 50 il che gli vale solo la decima posizione

H 12:47: E’ la volta di Silvan Zurbriggen, primo qui lo scorso anno. Così come Clarey qui conquistò il suo primo e unico podio in Coppa. Silvan oggi non dice nulla, perché già a metà gara perde oltre un secondo. Non scia per niente male nella seconda metà tanto è vero che al traguardo il ritardo è solo di 1 e 40. Se avesse dato più forza alla sua prima parte di gara…

H 12:44 Che sfortuna Defago, esce dal cancelletto e viene investito da una folata di vento che ne rallenta l’azione. Non scia male ma si porta dietro fino al traguardo un ritardo di 2 e 78. 

H 12:40. Vediamo se Carlo Janka riesce a imbroccarne una. Nons emrba dai primi metri, abbastanza lento e poco aggressivo. Dopo un minuto di gara perde 1 e 29. Non è lo janka che conosciamo, ma è impossibile che non torni più quello di prima. Aspettiamolo. Al traguardo prende da Clarey 2 secondi e 55 centesimi. 

H 12:39 Che discesa per il canadese Guay! Mezzo secondo prima delle gobbe che affronta benissimo, ma perde su Clarey pur mantenendo 1 centesimo sull’elvetico. Nonc e la fa perché chiude al quarto posto con un distacco di 35 centesimi. Sono tutti lì, bellissima gara!

H 12:36: Christof Innerofer non va. Già 64 centesimi a metà, poi mai traiettorie corrette e una posizione nervosa sugli sci. Chiude con 1 e 86 di ritardo, appena davanti a Werner Heel

H 12:34 Il Francese Clarey metro dopo metro ha recuperato lo svantaggioa ccumulato nella prima parte fino a compiere la prodezza: va avanti rispetto a Theaux per 11 centesimi. 

H 12:30 – E’ la votla del francese Theaux altro favorito della gara. Scia molto bene nella prima parte ma quando atterra dai salti la posizione non è mai efficace. Se la gioca sui centesimi con Kueng e la spunta per soli 15 centesimi

H 12.28. Dopo la discesa dell’elevetico Hoffman, ottima fino a metà gara poi solo discreta sul Ciaslat (90 centesimi di ritardo al traguardo), ci ha provato il compagno di squadra Patrick Kueng che al secondo rilevamento si presneta con 49 centesimi di vantaggio su Bertrand. Sulle Gobbe perde solo 1 decimo ma le linee sono ittime ed ha 43 centesimi dopo il Ciaslat. Sempre bene come posizione e linee e sul traguardo è nettamente primo col tempo di 1"56"06

H 12:25 Il francese Bertrand scia veramente bene. deciso sulle gobbe e anche sul Ciaslat dove esce con  7 centesimi di vantaggio su Olsson. Il francese mantiene alta la velocità e infatti taglia il traguardo con 13 centesimi

H 12:21 Ecco Werner Heel. Molto bene nel tratto iniziale dove arriva con spiccioli dic entesimi di vantaggio. Poi un salto mal riuscito gli fa perdere 6 decimi. A metà gara lo svantaggio è di 91 centesimi. La velocità è buyona ma sul traguardo ha 1 e 48 di ritardo. Se il confronto è con Holsson non è una discesa da buttare

H 12:19: Keppler: anche lui in palla su questa pista che dimostra di grdire. E’ alle spalle dello svedese per 60 centesimi 

H 12:16: Tocca al favorito Hans Olsson che infatti al primo intemedio dà 60 centesimi a Ivica, poi 1 e 06, quindi 1 e 79, 2 e 35  e sul traguardo sono ben 2 e 59, nonostante una spigolatina sulle Gobbe di Cammello. Il tempo: 1’56"45

H 12:15: Apre la gara Ivica Kostelic con la partenza abbassata di cento metri per il vento. Il croato si difende e chiude con il tempo di 1’59"04




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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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