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DH Gardena: Svindal non fallisce. E sono 5!

Attualmente, diciamolo, è imbattibile. La sua superiorità è palese e lo capisce anche chi di sci ne capisce poco. La vera lotta è per il secondo e il tezo posto e nella discesa della Val Gardena, il francese Guillermo Fayed è riscito ad essere più veloce di Kjetil Jansrud per 3/100. Bravissimi tutti e tre su un percorso caraterizzato da numerosi dossi e gobbe, dove era necessario essere plastici e sempre rpesenti sullo sci per essere veloci su una neve calda. Fino alla discesa del francese, Peter Fill era sul terzo gradino del podio, invece si è dovuto accontentare del quarto posto a 26/100 dai premi.

Guillermo Fayed
Guillermo Fayed

Kjetil Jansrud, con la sua sciata sempre spettacolare perché sceglie di mollare sempre a tutta invece che curare lo stile, dimostra di essere sempre lo stimolo migliore del compagno di squadra, che però, per ora è inavvicinabile. Questa volta si è messo in mezzo Fayed e questo sarà il leit motiv di tutta la stagione.
DH_Gardena_allenatore_Nor

In quella che è probabilmente la sua migliore stagione come costanza di rendimento, Peter Fill è risucito a cancellare la poco fortunata gara di ieri, e sulla Saslong, che dista appena 15 km dalla sua Castelrotto, è riuscito a esprimere la sua classe, ed è un peccato che i podi finora collezionati dall’azzurro, siano rimasti 14, dove, leggiamo 1 vittoria, 5 piazze d’onore  e 7 terzi posti . Un po’ di paura al munuto e venti, quando ha preso un salto al pelo, per un ritardo di linea. Diciamo che ha sciato come in prova,

Ski World Cup 2015-2016. Peter Fill (ita) Val Gardena, Italy. 18/12/2015. Pentaphoto Marco Trovati.
Ski World Cup 2015-2016. Peter Fill (ita)
Val Gardena, Italy. 18/12/2015.
Pentaphoto Marco Trovati.

sempre deiso e abilissimo ad ammortizzare quei dossi presenti sul percorso dall’inizio alla fine. La differenza Peter l’ha fatta nella prima parte, di pura scorrevolezza, ma per arrivare sul piano bisognava azzeccare l’ingresso e lui lì ha davvero pennellato. E poi, ha sotto i piedi due Atomic formula bomba! Non è riuscito a salire sul podio.

Alle spalle di peter, il canadese Erik Guay, bravo a precedere al quinto posto il primo austriaco di giornata Vincent Kriechmayr, 6/100 pi veloce del compagno di squadra Max Franz.

La gara è stata interrotta a lungo per la gran botta presa da Matthias Mayer che si è girato proprio su un salto sbattendo violentemente schiena, fanco e gomito con una relativa compressione del costato che gli ha limitato il respiro. Le ultime notizie non ci hanno trasferito preoccupazioni particolari.
Tra i delusi, sicuramente l’americana Steven Nyman, vincitore qui nel 2012 e nel 2014 e fortissimo nelle prove. Troppi errori e nemmeno così veloce nei tratti a lui più congeniali. Non di meno il compagnio di squadra Ganong, anche lui bravissimo nelle prove, ma troppo impefetto in gara. Nella lista entra anche il campione del mondo Patrick Kueng, che ancora non è entrato nel clima delle grandi sfide. Anche Hannes reichelt finisce in questa lista. Sembra un poco in crisi questo campionissimo, che quest’anno stenta a carburare. tecnicamente è il numero uno, ma forse, sarà l’età (35), ha bisogno di più tempo per entrare in piena forma. Qui non è stato veloce nei tratti di pura scorrevolezza e nei tratti più tecnici, il suo pane, non ha graffiato.

GLI ALTRI ITALIANI:
Christof Innerhofer già dopo i primi 500 metri aveva buttato via la gara. Non è riuscito ad adattarsi al terreno ricco di gobbe e dossi che non gli hanno consentito di fare velocità. Davvero notevole il ritardo patito dal vncitore. Lo attendiamo nelle clasiche di gennaio, sempre che riesca a recuperare fiducia e una forma migliore già a Santa Caterina.
Dominik Paris: stesso problema patito dal nostro campione, che ha patito i dossi, finendo lontano dai premi. Ha perduto soprattutto nella parte centrale, mentre è stato in linea coi migliori nella rima e nell’ultima parte di pista.
Werner Heel: l’azzurro non è ancora pervenuto. Werner sa sciare se vuole, ma pare non ci sia pià per la testa che per la tecnica.

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 21 SVINDAL Aksel Lund

NOR

1:54.80
2 22 FAYED Guillermo

FRA

1:55.23 +0.43
3 17 JANSRUD Kjetil

NOR

1:55.26 +0.46
4 8 FILL Peter

ITA

1:55.52 +0.72
5 19 GUAY Erik

CAN

1:55.70 +0.90
6 57 BENNETT Bryce

USA

1:55.84 +1.04
7 24 KRIECHMAYR Vincent

AUT

1:56.10 +1.30
8 14 FRANZ Max

AUT

1:56.16 +1.36
9 11 NYMAN Steven

USA

1:56.18 +1.38
10 2 FERSTL Josef

GER

1:56.21 +1.41
11 25 CLAREY Johan

FRA

1:56.22 +1.42
12 23 OSBORNE-PARADIS Manuel

CAN

1:56.24 +1.44
13 18 PARIS Dominik

ITA

1:56.26 +1.46
13 13 GANONG Travis

USA

1:56.26 +1.46
15 34 GIRAUD MOINE Valentin

FRA

1:56.27 +1.47
16 10 BAUMANN Romed

AUT

1:56.32 +1.52
17 31 WEIBRECHT Andrew

USA

1:56.44 +1.64
18 3 KROELL Klaus

AUT

1:56.48 +1.68
19 45 ROGER Brice

FRA

1:56.52 +1.72
19 40 GISIN Marc

SUI

1:56.52 +1.72
21 15 STREITBERGER Georg

AUT

1:56.55 +1.75
22 47 CASSE Mattia

ITA

1:56.56 +1.76
23 38 SANDER Andreas

GER

1:56.57 +1.77
24 9 JANKA Carlo

SUI

1:56.64 +1.84
25 28 THEAUX Adrien

FRA

1:56.70 +1.90
26 20 REICHELT Hannes

AUT

1:56.89 +2.09
27 39 GIEZENDANNER Blaise

FRA

1:56.92 +2.12
28 26 HEEL Werner

ITA

1:56.93 +2.13
29 46 HINTERMANN Niels

SUI

1:56.96 +2.16
30 1 STRIEDINGER Otmar

AUT

1:57.01 +2.21
31 5 MUZATON Maxence

FRA

1:57.03 +2.23
32 59 VON APPEN Henrik

CHI

1:57.18 +2.38
33 42 FRISCH Jeffrey

CAN

1:57.26 +2.46
34 49 MAPLE Wiley

USA

1:57.30 +2.50
35 52 MARSAGLIA Matteo

ITA

1:57.35 +2.55
35 29 SULLIVAN Marco

USA

1:57.35 +2.55
37 36 KLINE Bostjan

SLO

1:57.41 +2.61
37 12 KUENG Patrick

SUI

1:57.41 +2.61
39 44 ZRNCIC DIM Natko

CRO

1:57.46 +2.66
40 4 INNERHOFER Christof

ITA

1:57.52 +2.72
41 50 MANI Nils

SUI

1:57.53 +2.73
42 55 SCHEIBER Florian

AUT

1:57.59 +2.79
43 30 THOMSEN Benjamin

CAN

1:57.68 +2.88
44 48 BRANDNER Klaus

GER

1:57.99 +3.19
45 51 SEJERSTED Adrian Smiseth

NOR

1:58.07 +3.27
46 35 KOSI Klemen

SLO

1:58.11 +3.31
47 56 KOELL Alexander

SWE

1:58.17 +3.37
48 32 SPORN Andrej

SLO

1:58.21 +3.41
49 53 SCHMED Fernando

SUI

1:58.25 +3.45
50 6 POISSON David

FRA

1:58.34 +3.54
51 54 BATTILANI Henri

ITA

1:58.82 +4.02
52 60 ULLRICH Max

CRO

1:59.07 +4.27
53 58 BUZZI Emanuele

ITA

1:59.27 +4.47
54 62 KLUSAK Michal

POL

2:00.22 +5.42
55 61 KHUBER Martin

KAZ

2:01.48 +6.68
63 ALESSANDRIA Arnaud

MON

DNF
43 KLOTZ Siegmar

ITA

DNF
41 DRESSEN Thomas

GER

DNF
37 GOLDBERG Jared

USA

DNF
33 WEBER Ralph

SUI

DNF
27 KILDE Aleksander Aamodt

NOR

DNF
16 MAYER Matthias

AUT

DNF
7 BANK Ondrej

CZE

DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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