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DH Garmisch: Kilde e il sogno di Kline

Lo sloveno Bostjan Kline, nella posizione di leader della discesa di Garmisch
Lo sloveno Bostjan Kline, nella posizione di leader della discesa di Garmisch

Due vincitori sulla Kandhar 2 di Garmisch, Aleksander Aamodt Kilde e Bostjan Kline. Il norvegese ha voluto fare un dispettino ai fotografi, che avevano di fatto già compiuto il podio per gli scatti da inviare a mezzo mondo. La notizia, d’altra parte, era ghiotta: un quasi perfetto sconosciuto che vince in una delle discese più gloriose della storia della Coppa del Mondo. Bostjan Kline, appunto. Nessuno si aspettava una “pennellata” così perfetta da parte del giovane norvegese. Al traguardo Jansrud ha esultato come Galliani quando segna uno dei suoi! Che spirito di squadra questi norvegesi. A Kline, comunque, il secondo posto basta e avanza.  Non era mai salito sul podio e nemmeno mai classificato nei top ten! Una sorpresa, senza dubbio. Sceso con il numero 3, si è messo nella posizione di leader e non l’ha più mollata fino alle ore 13! Accade di rado, ma questa volta  nessuno, Kilde a parte, è riuscito a fare meglio del 24enne di Maribor, nonostante un errore nemmeno così di poco conto commesso su un passaggio che precedeva lo schuss.

La differenza l’ha fatta nella zona centrale di scorrevolezza, grazie a un paio di Stoeckli, evidentemente oggi in grande forma! Alle sue spalle l’elvetico Beat Feuz che comincia a salire sul podio con una certa frequenza. E giù dal podio? Maledizione, Inner…! Non scierà come tre stagioni fa, però…  Questa doveva essere proprio la sua pista. Ha fatto bene nella prima metà, dove ha potuto sciare nelle “sue” curve, poi ha perduto parecchio nel tratto centrale di scorrimento per recuperare qualcosa sul finale. Poi la sfortuna ci ha messo del suo: dietro a Kline per 3/100 e a Feuz per 1!!! Ricordiamo che su queste nevi, ai Mondiali del 2011 raccolse pesantissimi metalli preziosi: oro (superG), argento (Combinata) e bronzo (Discesa). Rispetto al 2011 non è comunque stato così preciso nelle linee su una pista che dovrebbe rientrare tra le sue preferite, proprio perché si adatta alle sue caratteristiche. Chiamiamola sfortuna cadendo forse in un luogo comune, ma…
Onori dunque a Kilde, da tenere d’occhio con maggior attenzione dopo questa splendida stagione e a Bostjan Kline, che inizò a far parlare di sè ai Mondiali Junior del 2011 disputati a Crans Montana, quando vinse l’oro sia in discesa che in superG.
Kjetil Jansrud ha deluso decisamente. Non è colpa di Svindal che forse lo schiacciava psicologicamente, ma solo lui puà rimproverarsi per avere commesso troppi errori, irrecuperabili. Ma tanto chi se ne importa: la Norvegia è già pronta per sfornare un altro talento. Non è ancora certo ma i presupposti ci sono tutti! E’ stato bello vedere in pista Hannes Reichelt che non si è risparmiato per nulla. Si è messo, testa bassa, ad attaccare come al solito, ed era lì, sui tempi migliori, ma poi, ha completamente sbagliato linea su un passaggio, allo stesso modo di Carlo Janka e Erik Guay.

L’armata francese si è arenata oggi: Il migliore è stato Adrien Theaux, ma non è stato così bravo come a Santa Caterina, quando riusì a portarsi a casa una bellissima vittoria.  Si è accomodato alle spalle di Innerhofer a soli 4/100 dall’azzurro.  Johan Clarey è stato vittima di un volo abbastanza pauroso, fortunatamente senza conseguenze. L’urto contro le reti è stato attenuato dal grande striscione in PVC della Bridgestone. Guillermo Fayed non è riuscito a trivare la “quadra” nelle… “linee”. Poisson, undicesimo ha dimostrato ancora una volta di essere un bravo discesista, ma niente di che. Giusto solo a Santa Caterina doveva compiere il miracolo, togliendo il podio al notro Paris

Gli altri italiani
Peter Fill, che continua a comandare virtualmente la classifica di specialità (é ancora in testa Svindal ma…) non è riuscito a superarsi come a Kitz, ma ha pur sciato con la sua solita eleganza e senza errori fatali. Un decimo posto che gli regala 26 punti: ottimo! Meno bene per Dominik Paris che avrebbe potuto fare meglio enlla seconda parte di gara, dopo aver ben pennellato nella prima metà.
Mattia Casse
, dopo il salto artificiale dove è andato lunghissimo, atterrando quasi sul piano, non ha preso il giusto anticipo nella porta successiva ed ha accumulato un ritardo elevato da lì al traguardo.
Werner Heel, è uscito, ma prima di sbagliare il suo tempo era già molto alto

OFFICIAL RESULTS (More details here »)

1 30 KILDE Aleksander Aamodt 1:55.28 100
2 3 KLINE Bostjan 1:55.50 +0.22 80
3 8 FEUZ Beat 1:55.52 +0.24 60
4 9 INNERHOFER Christof 1:55.53 +0.25 50
5 19 THEAUX Adrien 1:55.57 +0.29 45
6 52 MARSAGLIA Matteo 1:55.93 +0.65 40
6 13 GANONG Travis 1:55.93 +0.65 40
8 31 SPORN Andrej 1:55.97 +0.69 32
8 4 SANDER Andreas 1:55.97 +0.69 32
10 10 NYMAN Steven 1:56.03 +0.75 26
11 18 FILL Peter 1:56.07 +0.79 24
12 7 THOMSEN Benjamin 1:56.11 +0.83 22
13 22 PARIS Dominik 1:56.12 +0.84 20
14 33 SCHWEIGER Patrick 1:56.13 +0.85 18
15 24 POISSON David 1:56.16 +0.88 16
16 12 BAUMANN Romed 1:56.19 +0.91 15
17 21 JANSRUD Kjetil 1:56.20 +0.92 14
17 2 WEIBRECHT Andrew 1:56.20 +0.92 14
19 44 ROMAR Andreas 1:56.30 +1.02 12
20 39 GOLDBERG Jared 1:56.50 +1.22 11
21 5 OSBORNE-PARADIS Manuel 1:56.60 +1.32 10
22 16 FAYED Guillermo 1:56.63 +1.35 9
23 50 MAPLE Wiley 1:56.72 +1.44 8
24 29 MUZATON Maxence 1:56.75 +1.47 7
25 1 CASSE Mattia 1:56.76 +1.48 6
26 15 JANKA Carlo 1:56.77 +1.49 5
27 34 KROELL Johannes 1:56.83 +1.55 4
28 6 STRIEDINGER Otmar 1:56.85 +1.57 3
29 40 GIEZENDANNER Blaise 1:56.86 +1.58 2
30 28 KROELL Klaus 1:56.97 +1.69 1
31 48 BERTHOLD Frederic 1:57.27 +1.99
31 47 HINTERMANN Niels 1:57.27 +1.99
33 23 GISIN Marc 1:57.37 +2.09
34 38 KOSI Klemen 1:57.48 +2.20
35 58 MERMILLOD BLONDIN Thomas 1:57.58 +2.30
36 55 SCHMED Fernando 1:57.63 +2.35
37 41 DRESSEN Thomas 1:57.68 +2.40
38 46 ZRNCIC DIM Natko 1:57.74 +2.46
39 51 MANI Nils 1:57.83 +2.55
40 35 WEBER Ralph 1:58.17 +2.89
41 32 WERRY Tyler 1:58.44 +3.16
41 14 KRIECHMAYR Vincent 1:58.44 +3.16
43 56 KRYENBUEHL Urs 1:58.53 +3.25
44 42 FRISCH Jeffrey 1:58.61 +3.33
45 57 VON APPEN Henrik 1:58.67 +3.39
46 53 PANGRAZZI Paolo 1:58.92 +3.64

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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