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DH GARMISCH: vince Tina ma quella sbagliata

E’ proprio così: vince Tina Weirather, finalmente si potrebbe dire, dopo una stagione passata a rincorrere la forma migliore. L’atleta del Liechtenstein ha avuto la meglio su Anna Fenninger comunque bravissima a precedere ancora una volta Tina Maze che ha concluso alle sue spalle. Significa che ora  la slovena è sì al comando della generale ma ora in punti di vantaggio sono soltanto 24. Fantastico questo finale che tanto ricorda le sfide tra Lindsey Vonn e la tedesca Maria Riesch, ritiratasi l’anno scorso. L’americana oggi settima davanti a Lara Gut, è sembrata l’ombra di se stessa o comunque non la Vonn capace di conquistare il pettorle rosso di leader di specialità. Ha dato la sensazione di essere scarica di quella tensione che ti tiene concentrata al massimo. Non ci ha capito proprio nulla l’americana su una pista che avrebbe dovuto affrontare come Tina Weirather, leggera su quei lunghi curvoni dove la sensibilità doveva prevalere sulla tenuta di linea a tutti i costi. Tina ha vinto con una superiorità impressionante: 51/100 su questa pista sono tantissimi eppure Anna Fenninger ha sciato divinamente bene dall’inizio alla fine. La differenza lha fatta nella prima parte e in quella conclusiva. Particolare l’ultimo passaggio perchè si doveva decidere se arrivarci con tanta velocità col rischio di allungare la linea conclusiva o essere più prudenti e non fare metri in più. La formula magica l’ha trovata Tina Weirather, sempre prima nelle prove, mentre Tina Maze è forse stata troppo prudente. L’unica a rimanere sulla linea di Weirather è stata la slovena Ilka Stuhec scesa per prima, quindi senza riferimenti. Ha concluso al quinti posto, appena dietro a Nicole Hosp, ma davanti alla nostra Nadia Fanchini.
Per Nadia l’obiettivo era entrare nelle prime dieci per guadagnarsi un posto tra le top 25, risutato necessario per andare alle finali di Meribel anche in questa specialità (già sicuro il posto in gigante e superG). Ebbene l’azzurra è riuscita nell’intento, concludendo in sesta posizione, nonostante un errore abbastanza grave nella curva finale, dopo una prova di ottima fattura. E’ il suo migliore risultato in discesa negli ultimi quatro anni.
Troppo precisa invece la sorella Elena che non ha commesso errori ma ha tenuto troppo per concludere in dodicesima posizione. Abbastanza male le altre discesiste azzurre: 18esima Johanna Schnarf e 22esima Verena Stuffer. 27esima Francesca Maraaglia. Manca all’appello Dada Nerighetti, che, come si sa, ieri in prova si è rotta il perone. Nella classifica di specialità non pare in pericolo la coppa di Lindsey Vonn che ha un buon vantaggio sulla Fenninger.

 

 

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 18 WEIRATHER Tina

 

LIE

1:40.94  
2 22 FENNINGER Anna

 

AUT

1:41.45 +0.51
3 16 MAZE Tina

 

SLO

1:41.85 +0.91
4 30 HOSP Nicole

 

AUT

1:41.88 +0.94
5 1 STUHEC Ilka

 

SLO

1:42.00 +1.06
6 5 FANCHINI Nadia

 

ITA

1:42.21 +1.27
7 21 VONN Lindsey

 

USA

1:42.34 +1.40
8 17 GUT Lara

 

SUI

1:42.45 +1.51
9 15 GISIN Dominique

 

SUI

1:42.55 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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