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DH Lake Louise: La prima è di Feuz

L’elvetico Beat Feuz è il vincitore della prima discesa della stagione, corsa, come tradizione, sulle nevi canadesi di Lake Louise. Sfruttando le sue grandi doti di scorrevolezza, ma grazie anche al fiuto delle traiettorie, Beat ha saputo precedere l’austriaco Matthias Mayer, dato già in ottima forma viste le gare Fis corse pochi giorni prima e dopo l’esito dell’unica prova disputata ieri. Ha rischiato di vincere se non avesse perso qualcosina di troppo nel penultimo tratto cronometrato. Sul finale ha recuperato e con qualche metro in più di pista forse avrebbe agguantato Feuz che invece si è imposto con 9/100. Al terzo posto  – udite, udite – il norvegese Axel Lund Svindal. Cosa dire di questo immenso campione. Tornare in gara dopo un anno, come se avesse le ginocchia ancora vergini, dimostrando di avere un bel po’ di margine, atteggiamento assunto per testarsi per bene, lascia senza parole. Per la cronaca ha pagato 32/100 da Beat, ma abbiamo la sensazione che alla prossima non sarà così.

Questo è il podio sportivo, poi c’è quello morale che è dedicato interamente ai discesisti francesi. Si sono presentati a Lake Louise perché lo ha voluto la mamma di David Poisson. Lui avrebbe voluto così – ha detto – e loro lo hanno fatto per lui, col lutto al braccio e il cuore stampato sul pettorale. Ma tutti i discesisti hanno gareggiato col pensiero rivolto a David, Feuz compreso che ha voluto stampare la bandiera francese sul casco
Peter Fill
era un missile, sia per la stoffa che lo accompagna da tanti anni di velocità, sia grazie a due vere e proprie bombe sotto i piedi. Peccato per quell’erroraccio commesso all’uscita dalla curva che precedeva il salto artificiale. E’ arrivato lungo ed è stato costretto a tirare bruscamente il freno a mano per non schiantarsi contro la porta esterna, posta proprio sul salto. Poi è tornato a fare velocità, ma non ha avuto pista a sufficiente per rimediare al guaio tecnico combinato.  Quanto può aver perso in quel punto? Facilmente mezzo secondo e considerando che il distacco da Feuz è stato di 52/100… Il vincitore delle ultime due coppe di specialità è comunque riuscito a tenersi dietro Kjetil Jansrud per 2/100. Il norvegese non ha commesso alcun pasticcio, ma la sua azione non si è rivelata ordinata e semplice come lo ricordavamo.Sulla stessa linea anche il compagno di squadra Aleksander Aamodt Kilde, sesto a +0,82.
L’elvetico Mauro Caviezel ha fatto però tremare un po’ tutti i leader con un vantaggio mantenuto fiono a metà gara. Poi ha chiuso a +1″17, ma l’attenzione per un minuto l’ha ottenuta

Dominik Paris ha retto la gara solo fino ai primi 50 secondi, poi è andato via via perdendo il senso sia delle linee che della posizione. Non è riuscito a fare velocità, bloccato da non si sa cosa. Speriamo sia solo un episodio, perché a tratti è sembrato irriconoscibile. ma questi erano i segnali arrivati dalla fase di preparazione.
Su un terreno così soft, Christof Innerhofer non è mai riuscito ad accendere i suoi cavalli. E quando un discesista non trova velocità diventa un agnellino, impacciato in ogni curva, quasi in attesa e speranzoso che qualcosa intervenga per dargli gas, per farlo volare. L’Inner visto oggi naturalmente non è questo. Lo aspettiamo su una neve a lui più congeniale.

Per la cronaca, il miglior francese si è rivelato Adrien Theaux che ha chiusoi settimo a +0,85. Tutti molto lontani gli altri.

Domani il superG che generalmente regala più emozioni della discesa.

Ranking dopo i primi 30

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 7 FEUZ Beat

SUI

1:43.76
2 15 MAYER Matthias

AUT

1:43.85 +0.09
3 13 SVINDAL Aksel Lund

NOR

1:44.08 +0.32
4 3 FILL Peter

ITA

1:44.28 +0.52
5 5 JANSRUD Kjetil

NOR

1:44.39 +0.63
6 4 KILDE Aleksander Aamodt

NOR

1:44.58 +0.82
7 19 THEAUX Adrien

FRA

1:44.61 +0.85
8 27 CAVIEZEL Mauro

SUI

1:44.93 +1.17
9 8 KRIECHMAYR Vincent

AUT

1:44.99 +1.23
10 20 BAUMANN Romed

AUT

1:45.00 +1.24
11 10 FRANZ Max

AUT

1:45.05 +1.29
12 16 KUENG Patrick

SUI

1:45.13 +1.37
13 23 DRESSEN Thomas

GER

1:45.29 +1.53
14 6 SANDER Andreas

GER

1:45.31 +1.55
15 9 PARIS Dominik

ITA

1:45.32 +1.56
16 14 CLAREY Johan

FRA

1:45.33 +1.57
17 17 REICHELT Hannes

AUT

1:45.46 +1.70
18 2 OSBORNE-PARADIS Manuel

CAN

1:45.56 +1.80
19 29 BENNETT Bryce

USA

1:45.71 +1.95
20 26 GOLDBERG Jared

USA

1:45.81 +2.05
21 1 KLINE Bostjan

SLO

1:45.83 +2.07
22 21 WALDER Christian

AUT

1:45.87 +2.11
23 18 FAYED Guillermo

FRA

1:45.90 +2.14
24 22 FERSTL Josef

GER

1:45.92 +2.16
25 28 ROGER Brice

FRA

1:46.02 +2.26
26 30 MANI Nils

SUI

1:46.05 +2.29
27 24 INNERHOFER Christof

ITA

1:46.28 +2.52
28 12 GANONG Travis

USA

1:46.70 +2.94
29 25 MUZATON Maxence

FRA

1:46.92 +3.16
31 ROULIN Gilles

SUI

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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