Gare

DH UOMINI SAALBACH: L’Austria vola

Su una discesa molto divertente, a tratti spettacolare, perché nuova e mai sciata dai discesisti se non in prova, e infarcita di salti, dossi, contropendenze su un terreno ripido e ghiacciato, gli austriaci sono saliti in cattedra come da tempo non accadeva. Max Franz sperava di aver trovato finalmente la giornata giusta per vincere la sua prima gara d Coppa del Mondo (terzo nel superG di Kitz l’anno scorso e secondo nel 2012 nella discesa di Lake Louise) e sembrava andasse a finire come le sue speranze, ma poi è sceso il compagno di squadra Matthias Mayer (prima vittoria di stagione) e per due centesimi ha perduto l’ennesima chance della sua carriera. Il campione Olimpico di Sochi gli è stato davanti per tutta la gara con un vantaggio iniziale di 27 centesimi, ma metro dopo metro, il gap è andato ad assotigliarsi fino a diventre di -8 al penultimo rilevamento e poi -2 sul traguardo. Il terzo posto porta la firma di Hannes Reichelt, oro in superG a Vail, mentre i beo medagliati della specialità regina non hanno raccolto nulla: Kueng decimo, Ganong fuori, Feuz quindicesimo. 
Qualcuno lamenta il fatto che gli austriaci abbiano potuto allenarsi sulla pista nei giorni prima delle prove. Ci sta, ma queste cose accadono in tutti i paesi. Loro sono stati semplicemente bravi ad approfittare di questo vantaggio.
Appena giù dal podio Carlo Janka che conferma il suo ritorno verso il vertice delle classifiche. Con 26 centesimi dal terzo posto di Reichelt, l’elvetico ha preceduto la coppia francese Poisson- Theaux e il canadese Thomsen che per un attimo ha fatto tremare il tris di testa fin quando, verso la fine, è andato un po’ lungo per affrontare l’ultimo salto.
Per noi è andata male, senza però perdere il sorriso per Peter Fill, che, reduce dall’operazione alla spalla che l’ha tenuto fuori dai giochi a Beaver Creek, si è ripresentato su una pista così impegnativa collezionando un ottimo settimo posto. Dominik Paris non aveva gradito il percorso nelle prove e anche in gara si è arreso quasi subito, lasciandosi trascinare su un diagonalone nemmeno così terribile. Peccato, perché avrebbe potuto approfittare di una prova sottotono di Kjetil Jansrud, solo undicesimo oggi, per poter attaccare la classifica di specialità. Male Werner Heel (+2"81), fuori Silvano Varettoni. Come si sa Christof Innerhofer non era presente in partenza perché infortunatosi a nello slalom della combi ata alpina. La risonanza magnetica ha rilevato uno strappo al tendine quadricipitale del ginocchio destro. Si spera di rivederlo a Garmisch.

Curiosità: c’è sempre grande feeling tra la località austriaca e Audi, main sponsor della Coppa del Mondo. Ai Mondiali del ’91 c’era l’AUDI TREVERSE, una curva micidiale in contropendenza, in questo nuovo tracciato c’è il salto dell’Audi posto sul traguardo: una scintillante "Quattro" rossa inserita dentro il salto, situazione che non si era mai vista in Coppa del Mondo se non al Rock fest di Fai della Paganella.
Domani il superG

Dopo il numero 33

 

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 19 MAYER Matthias

 

AUT

1:49.83  
2 9 FRANZ Max

 

AUT

1:49.85 +0.02
3 16 REICHELT Hannes

 

AUT

1:50.04 +0.21
4 11 JANKA Carlo

 

SUI

1:50.30 +0.47
5 6 POISSON David

 

FRA

1:50.43 +0.60
6 14 THEAUX Adrien

 

FRA

1:50.58 +0.75
7 26 THOMSEN Benjamin

 

CAN

1:50.66 +0.83
7 3 FILL Peter

 

ITA

1:50.66 +0.83
9 7 BAUMANN Romed

 

AUT

Tags

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment