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DH Val d’Isère, Sofia Goggia un’altra opera d’arte!

DH Val d’Isère, Sofia Goggia un’altra opera d’arte!
Le più grandi opere d’arte presentano degli errori, allo stesso modo Sofia Goggia oggi non è stata perfetta sulla Oreiller Killy, ma la sua vittoria è un altro gioiello. nella parte centrale, specialmente nella curva del telefono, il suo colpo di genio. Prima, intenta a ricercare come sempre la massima velocità, ha dato meno peso alla precisione delle linee e solo lì le avversarie hanno fatto meglio di lei. ma la strategia era quella di badare più alla scorrevolezza. Così nel punto decisivo della gara ha saputo fare la differenza.

Prima ci ha fatto venire un colpo. Quel cambio di peso “preso” all’ultimo centimetro possibile, rimanendo ancorata sullo sci interno, è durato un’eternità! D’altra parte la Venere del Botticelli, c’è un braccio visibilmente sproporzionato. Questo perché l’idea dello spazio e delle forme non era ancora così codificati. Allo stesso modo Sofia se n’è fregata della linea scientifica, affidandosi all’istinto.

Ancora una volta l’americana Breezy Johnson ha cercato di darle fastidio. E non è andata molto lontano, poiché è l’unica, come Mjriam Puchner, a essere riuscita a rimanere sotto il secondo, conquistando la piazza d’onore a soli 27 centesimi. Si è affidata alla sua innata capacità di far scorrere gli sci. Quando le curve sono lunghe è sicuramente l’unica a poter insidiare la leadership di Sofia.

Al terzo posto colei che era indicata tra le favorire: l’austriaca Mirijam Puchner, la più veloce ieri in prova. Ma nel tratto centrale ha perduto il vantaggio che aveva su Sofia, poi anche lei ha dovuto arrendersi, ma con 91 centesimi di ritardo sale sul terzo gradino del podio.

Lo ha tolto alla compagna di squadra Ramona Siebenhofer, sempre più in crescita, anche se il distacco di 1″33 non lascia spazi alla recriminazione. 4 i centesimi di vataggio su Ilka Stuhec che è bello ritrovare là davanti.

+La seconda Azzurra è Nadia Delago, ottava alle spalle di Ragnhild Mowinckel. Al traguardo era nera. Ormai non si accontenta più. L’anno scorso avrebbe fatto i salti di gioia per un ottavo posto, ma quando senti di sciare bene e capisci che la tua velocità è notevole, ti consideri atleta da podio. Per come l’abbiamo vista sciare fino a oggi, è solo quesitone di tempo. Poi ci vuole anche un pizzico di fortuna, perché alla fin fine, il suo +1″45 non è così lontano dai premi.

Alle sue spalle Elena Curtoni che ha sbagliato troppo, senza errori così madornali, ma una discesista come lei che sa produrre velocità, ha interpretato male i tempi di ricarica. 1″52 il suo ritardo.

Michel Gisin ha fatto scivolare fuori dalla top ten Federica Brignone, +1″69, quindi anche lei poco lontana dall’eccellenza, ma la Oreiller Killy non sarà mai la sua pista.

Non è riuscita a entrare nelle 15, ma per pochissimo, Francesca Marsaglia che ha chiuso a +2″03, la sua migliore performance della stagione in discesa, sulla pista che non le si addice tanto.

Marta Bassino, +2″27, ha fatto tutto quello che le sue capacità da velocista le consentono di ottenere oggi. Pulita nelle linee, molto strette ,il suo risultato è stato condizionato solo da quel senso della velocità che più di tanto non ha.

Questa è la vittoria numero 106 dell’Italia in Coppa del Mondo, la 15esima di Sofia Goggia, stesso numero di Isolde Kostner, a una da Deborah Compagnoni, a due da Federica Brignone. Belle queste statistiche! Domani il superG, altro appuntamento da godere!

Classifiche alla mano, Sofia Goggia balza in testa alla classifica generale con 10 punti di vantaggio su Mikaela Shiffrin ( 532 contro 525) che doma i sarà al via del superG. Come purtroppo si sa, Lara Gut-Behrami non era presente alvia e non lo potrà essere se non dopo Courchevel. È risultata positiva al covid!

Val d’Isère Sofia Goggia

LA ClASSIFICA

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).