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È il turno di Matteo Canins, esordio in Coppa nello slalom di Garmisch

È il turno di Matteo Canins, esordio in Coppa nello slalom di Garmisch.
Saranno sette gli atleti convocati per lo slalom di Coppa del mondo maschile sulla pista di Garmisch-Partenkirchen, in Germania. Tra i pali snodati della pista teutonica gli azzurri saranno in pista mercoledì 4 gennaio (prima manche ore 15.40 e seconda 18.45) con diretta televisiva su Raisport ed Eurosport) con Giuliano Razzoli, Stefano Gross, Alex Vinatzer, Tommaso Sala, Simon Maurberger, Tobias Kastlunger e Matteo Canins, al debutto sul massimo circuito.

Matteo Canins, classe ’98, è di San Cassiano, fratello di Greta (27) e di Jacopo (23), uscito dalla Schigymnasium di Stams, in Austria, noto liceo sportivo. Mamma Margareth gestisce l’hotel Mountain Residence Lagaciò assieme a Pio, che è anche presidente di Basic Group, azienda che distribuisce Peak performance, Odlo, Ziener e Haglöfs in Italia.

È lui che lo ha messo sugli sci. Matteo aveva solo tre anni e Pio, come spesso fanno i papà, se lo era messo tra le gambe. Ma quella prima discesa sul campetto scuola, non andò benissimo. A fine pendio Pio si accorse che Matteo si era addormentato! Ma mai credere alle apparenze.

Matteo si stava solo concentrando. Fu affidato alla saggezza tecnica di Heidi Schrott, atleta con un discreto passato in Coppa Europa negli anni ’80, che gli ha dato i primi rudimenti tecnici.

Ma quello che gli ha fatto venire la schiena dritta si chiama Manuel Pescollderungg, ex slalomista Azzurro, con sei apparizioni in Coppa del Mondo. Poi nel Ladinia è stato affidato a Massimo Longhi che da tempo segue i Giovani. E pare proprio che sia questo il segreto dello sci club dell’Alta Badia!

Il primo risultato importante è arrivato nel 2015 quando Matteo si laurea Campione Italiano Aspiranti in slalom a Pozza di Fassa.
Il debutto in Coppa Europa è avvenuto il 22 gennaio 2018 nel gigante di Folgaria e un anno più tardi in Val Cenis ottenne i primi punti nel circuito continentale, con un 25esimo posto in slalom.


L’Italia vanta sei successi sul pendio tedesco nello slalom, l’ultimo dei quali è datato 2009 per merito di Manfred Moelgg preceduto dalla tre vittorie di Alberto Tomba (1993, 1994 e 1995) e dai due sigilli di Fausto Radici nel 1976 e Piero Gros nel 1975. Gli azzurri fanno registrare anche cinque secondi posti – con Giorgio Rocca nel 2009, Manfred Moelgg nel 2008, Piero Gros nel 1976 e Gustavo Thoeni nel 1974 e 1975 – oltre che tre terzi posti di Tomba nel 1992, Paolo De Chiesa nel 1982 e Fausto Radici nel 1975. Lo scorso anno si disputarono due slalom in cui, nel primo, il migliore degli azzurri risultò essere Vinatzer al settimo posto seguito da Stefano Gross undicesimo, mentre nel secondo sesto posto per Razzoli e nona posizione per Vinatzer.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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