E’ Kilde il re del SuperG

Ben cinque atleti hanno affrontato l’ultimo superG di stagione con la matematica a proporli come possibili vincitori della specialità: Kilde, in testa, poi Kriechmayr, terzo dietro a Svindal a -37 da Kilde, poi Jansrud a -40, Weibrecht a -91 e Janka a -92. Secondo e terzo posto poi, ancora più aperti. Ottimi presupposti tra l’altro su un percorso e una pista impegnative per quei passaggi bui che hanno messo in difficolta, poco prima, anche diverse ragazze. Ebbene…:

Dopo l’abbraccio di ieri al nostro Peter Fill, momento in cui gli ha comunicato di aver vinto la coppa, l’elvetico Beat Feuz ci è ancora più simpatico, oltre che avere tutta la nostra stima per le sue prerogative tecniche. Dopo la straordinaria vittoria conseguita nella discesa i ieri, ecco il  bis nel superG. Travare un difetto nella sua prova è un esercizio davvero impegnativo, in considerazione anche di un tracciato complesso e tortuoso. Sembra quasi che la stagione sia appena iniziata per lui, perché ha messo in pista energie fuori dal comune. Tocca a Kjetil Jansrud, chiamato a una super prova,  il norvegese non delude le aspettative e si accoda a Feuz con soli 10 centesimi di ritardo, ma sul tracciato ha dato davvero l’anima. Fuori invece uno dei suoi contendenti, l’americano Andrew Weibrecht, il cui urlo di disappunto avrà probabilmente fatto staccare una valamga da qualche parte! Stessa sorte per l’austriaco Vincent Kriechmayr, secondo a Kvitfjell. Solo Janka avrebbe potuto togliere dal podio della specialità Svindal, che pur seduto davanti alla Tv a casa sua, avrebbe gradito finisse così, e questo avviene, perché  Carlo sbaglia tutto nella parte alta facendo svanire ogni sogno  dopo 20 secondi di gara. A questo punto manca soltanto Alexander Aamodt Kilde che per vincere avrebbe dovuto portare a casa almeno 45 punti. Ma il ragazzotto norvegese non vuole correre alcun rischio ed  disegna una prova straordinaria, vincendo meritatamente la coppa di superg, grazie al secondo posto ottenuto a soli 10/100 da Beut Feuz, stesso tempo del compagno di squadra Jansrud. Dunque, riassumento la coppa di specialità: 1° Kilde, 2° Jansrud, 3° Svindal: tre norvegesi, incredibile!!! Per la cronaca, un piccolo altro gioiello di Marcel Hirscher: 49 i centesimi di ritardo di Marcel  che conclude la gara al quinto posto, alle spalle di Adrien Theaux, ma davanti a Fill e a Sander. Che dire di più di questo straordinario campione?

Tanti gli errori commessi anche da ottimi interpreti della specialità: Reichelt, Ganong, Guay sonon usciti, altri son rimasti dentro ma grazie ad azioni di forza a danno del cronometro, come quelle di Baumann, Pinturault e il nostro Innerhofer. L’azzurro, chiamato alla gara del riscatto, ha dato l’anima, ma ha compiuto gesti di incredibile acrobazia per rimanere dentro il percorso. Mattia Casse si è presso tanti rischi ma non calcolati, per cui il ritardo è lievitato nei tre passaggi più complicati, perché invisibile all’occhio se non quando te li trovavi lì, davanti. Si è invece difeso piuttosto bene Peter Fill che per un attimo si è visto per terra per una toccata di scarpone in una piega eccessiva verso sinistra. Da lì, gli è stato impossibile recuperare.