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Elena, cos’hai fatto!

I numeri di Elena Fanchini: 10 come gli anni passati in nazionale. 8 come gli anni passati dall’ultimo podio, quando, nel 2005 conquistò la vittoria a Lake Louise. 6 come i centesimi in meno rispetto alla elvetica Fabienne Suter che aveva fatto segnare tutti i migliori intermedi, tranne l’ultimo! 3 come il numero di pettorale e come la posizione ottenuta. E’ accaduto poco fa sulle nevi di Beaver Creek nella prima discesa libera della stagione, conquistata da Lara Gut, che coglie così la seconda vittoria dopo tre gare disputate (la prima a Soelden). Alle sue spalle la giovane Tina Weirather, classe ’89, portacolori del Liechetenstein. Aspettavamo Sofia Goggia e Nadia Fanchini perché non erano andate male in prova, invece Elena, ha sciato divinamente, sempre schiacciata giù, come ai bei tempi. Come in quella magica annata 2005 quando ci regalò l’argento ai Mondiali di Bormio, a un anno dall’intervento ai legamenti del ginocchio. Un risultato meraviglioso che forse in cuor suo si aspettava, perché questa estate si è allenata come una matta e alla fine, quando è così, i risultati hanno modo di venir fuori. Questa sembra essere l’anno di Lara Gut. FInalmente, qualcuno chioserà. Sembrava dovesse spaccare il mondo già due anni fa, poi un infortunio e solo qualche buona gara e podi che certo non potevano soddisfare la sua voglia di vittoria. Ha preso evidentemente il testimone della slovena Tina Maze, asso pigliatutto l’anno scorso, ma quest’anno, via il coach Livio Magoni, passato alle nostre slalomiste, sembra davvero un’altra. Nella discesa, ancora orfana di Lindsey Vonn, infortunatasi nuovamente 10 giorni fa, le altre pretendenti al gradino più alto del podio, non hanno brillato particolarmente, dimostrando più di subire il difficile percorso di gara, specie nella parte alta: 5a Anna Fenninger, 7a Maria Riesch. Per i nostri colori si è ben comportata anche Verena Stuffer, 13esima a meno di un secondo da Elena.Più in dietro Dada Merighetti (22esima), Nadia Fanchini (25esina) e Francesca Marsaglia (27esima). Dai che quest’anno ci sarà da divertirsi anche per i nostri colori!

Intanto nell’ultima prova della discesa maschile di lake Louise, Svindal fa segnare il miglior tempo davanti a Streitberger e a Bode Miller. Poi il nostro Paris, con Fill alle spalle, Heel settimo e Innerhofer dodicesimo.

Unofficial Results

Rank
Bib
Name
Tot. Time
1 11

GUT Lara

1:41.26
2 17

WEIRATHER Tina

1:41.73
3 3

FANCHINI Elena

1:42.24
4 27

SUTER Fabienne

1:42.30
5 19

FENNINGER Anna

1:42.39
6 4

AUFDENBLATTEN Fraenzi

1:42.46
7 21

HOEFL-RIESCH Maria

1:42.49
8 26

FISCHBACHER Andrea

1:42.55
9 2

KAUFMANN-ABDERHALDEN Marianne

1:42.75
10 8

STERZ Regina

1:42.92
11 43

SCHMIDHOFER Nicole

1:42.94
12 29

GISIN Dominique

1:42.99
13 5

STUFFER Verena

1:43.12
14 14

MARCHAND-ARVIER Marie

1:43.23
15 30

GOERGL Elisabeth

1:43.26
16 25

STUHEC Ilka

1:43.34
16 22

MAZE Tina

1:43.34
18 12

MOSER Stefanie

1:43.41
19 18

COOK Stacey

1:43.49
20 20

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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