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Elena Fanchini 11a in prova in Val d’Isère

E’ Elena Fanchini la discesista azzurra più veloce che ha con concluso la seconda sessione di prove nella libera della Val d’Isère all’undicesimo posto a 2"05 da Elisabeth Goergl, prima davanti alla slovena Tina Maze (+0,60) e alla tedesca Maria Riesch (+1,06). Solo settima l’americana Lindsey Vonn, a più di un secondo e mezzo, mentre con il fuoco in corpo se l’è cavata piuttosto bene Lara Gut (8a a + 1,66) al centro di una polemica con la Swiss Ski. La seconda tra le azzurre è stata Johanna Schnarf, tredicesima a + 2,12, mentre Daniela Merighetti, ieri quarta a +0,13, ha concluso ventesima a + 2,53. 
Elena confida in un ampio margine di miglioramento:  "Oggi non ho sbagliato tanto come nella prima prova – racconta la maggiore delle sorelle di Montecampione – ma posso e devo crederci di più. Mi rendo conto che posso aggredire ancora di più la pista e l’atteggiamento conta moltissimo. Inoltre – aggiunge Elena – devo interpretare meglio questo tracciato, che tra l’altro mi piace molto".
Il passo indietro fatto registrare da Dada non dipende da errori tecnici: 
 "Oggi ho provato uno sci vecchio che era veloce ma che oggi non si comportava bene nelle curve. È per quello – spiega Dada – che ho fatto segnare un tempo così alto. Ma volevo provarlo, così ho deciso di farlo oggi. In gara ritornerò allo sci veloce". Decisamente più indietro Francesca Marsaglia (39a) e Lucia Mazzotti (41a) che commenta così la sua performances:  "Fino a metà gara sono andata bene, ho avuto delle buone sensazioni. Poi – spiega l’atleta friulana – ho commesso un errore in due curve e da lì ho cominciato a sentire un leggero fastidio al ginocchio. Ho deciso così di proseguire la discesa in sicurezza". Per la cronaca Elena Curtoni ha concluso al 52esimo posto, una posizione migliore rispetto a Federica Brignone. 

 

 

Domani alle ore 10.30 sulle nevi della Val d’Isère andrà in scena il recupero del SuperG cancellato lo scorso weekend a St Moritz. 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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