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Esulta Dominik Paris, la discesa sulla Olympiabakken di Kvitfjell è sua per la 4a volta!

Come minimo bisogna dire finalmente Dominik Paris! la discesa sulla Olympiabakken di Kvitfjell è sua per la quarta volta! La quinta se consideriamo il superG vinto nel 2019. Una prova splendida quella del gigante Azzurro che si è messo dietro la corazzata elvetica forte di Marco Odermatt (+0,32), Stefan Rogentin (+0,63), Franjo Von Allmen (+0,83) e Alexis Monney (+0,89).

Domme ha indovinato tutto, dal salto Russi, alla motocross fino alla curva dedicata a Tommy Moe col migliore parziale dove serviva veramente fare la differenza. Su una neve primaverile, qualche colpo di vento e un disegno apparentemente semplice, ha prevalso piuttosto nettamente grazie a una precisione chirurgica nel primo, terzo e ultimo settore dove si è preso tanti rischi. Ma questa volta non ha commesso alcuna sbavatura, quelle che invece, gli avevano tolto la soddisfazione del podio in diverse occasioni, non ultimo ai Mondiali di Saalbach.

E per questo è la vittoria, la numero 23 (19esima in discesa), anche del carattere perché il 35enne della val d’Ultimo aveva tanta rabbia in corpo per le chance avute ma non sfruttate, specie nella seconda parte della stagione.

Ci ha provato l’atleta di casa Adrian Smiseth Sehersted ma ha nella zona centrale ha sbagliato un paio di linea finendo sesto a +1″05, appena prima dello statunitense Bryce Bennnet.

Con Mattia Casse messo fuori gioco dall’infortunio patito nella prova (fattura scomposta del gomito), Florian Schieder (18esimo) non è riuscito a trovare il giusto feeling con la neve concludendo a oltre 2 secondi. domani dovrà cercare di fare meglio per mettere al sicuro la sua presenza alle finali.

+2″43 il ritardo di Christof Innerhofer (22esimo) che eppure nei primi 40 secondi di gara perdeva solo 2 decimi da Domme. È bastato sbagliare una linea per perdere progressivamente in ogni settore.

Spera di mantenere la posizione 27 Nicolò Molteni andando a punti per la prima volta in stagione. È importantissimo per mantenere quel pettorale ed allontanare il rischio di uscire dai top 60 al mondo. Anche Giovanni Franzoni spera che nessuno gli passi davanti per riuscire a cogliere la 30esima posizione. Sarebbe la quarta gara a punti, dopo il 14esimo posto di Kitz, 19esimo a Bormio, 27esimo a Beaver Creek. +3″90 invece, il gap di Benjamin Alliod che scia bene nel tratto centrale ma sbaglia troppo in cima e sulla Tommy Moe.

Nella classifica di specialità non ci sono scossoni: Marco Odermatt continua ad avere la testa con 103 punti su Von Allmen, l’unico ancora non condannato dalla matematica, visto che  mancano solo due discesa, quella di domani e quella delle finali di Sun Vally. Alexis Monney  con -220 è dunque, tagliato fuori. Nella classifica generale Odermatt con 1.386 conserva 440 punti su Kristoffersen.

in aggiornamento

la classifica della discesa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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