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European Outdoor Film Tour 11/12

Stare in equilibrio a piedi nudi su una fettuccia oscillante a 4000 metri d‘altezza, raggiungere la vetta di un 8.000 alle prime luci dell’alba. Prepararsi per affrontare una spedizione di tre mesi nell’Artico.

Sentono freddo. Hanno paura. Vivono momenti di grande felicità. E‘quello che volevano: gli eroi dell’European Outdoor Film Tour 11/12 non mollano mai.


Anche quest’anno le due ore di programma del più grande evento cinematografico della comunità outdoor dimostra quanto passione e sofferenza  vadano di pari passo, senza distinzioni di sorta tra le varie discipline: dall’escursione sugli sci all’alpinismo e all’arrampicata, dal mountain biking al free riding. Arrivare al limite estremo e varcarlo – è ciò che ogni atleta estremo fa, ciascuno a modo proprio.



Il Programma

L’European Outdoor Film Tour (E.O.F.T.) è il più grande evento cinematografico della comunità outdoor europea e, in quanto tale, presenta tutto ciò che più entusiasma l‘appassionato di outdoor: arrampicata, alpinismo, sci, mountain biking e molto di più. Dall‘ 8 ottobre fino a metà dicembre l’E.O.F.T. 11/12 è in giro per l’Europa, più di 150 appuntamenti in 8 paesi europei. 


Le „Baffin Babes“ per 80 giorni percorrono sugli sci le distese di ghiaccio dell’Isola di Baffin. Il freddo tagliente fende i loro volti e gli orsi polari incrociano il loro percorso, ma le quattro giovani donne resistono ad ogni tipo di pericolo con vera e propria coolness. 

Gli arrampicatori estremi Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richard compiono in „Cold“ la prima arrampicata invernale del Gasherbrum II, tutto ciò a temperature che raggiungono i meno 40! – in discesa poi vengono travolti da una valanga e riescono a sopravvivere. 

Un gruppo di francesi cambia il volto dello highlining: in „This Must Be The One“ esibiscono un equilibrismo di quota sospesi tra le guglie del Monte Bianco e i grattacieliparigini. Dopo aver visto „Being There“ vorrete sciare solo in Norvegia, e dopo „Life Cycles“ non farete più una pedalata in bicicletta senza rifletterci un po‘ sopra. 

E proprio come il film sul mountain biking, anche „The Majestetic Plastic Bag“, un cortometraggio che descrive il ciclo di vita di una comune borsa di plastica, apre prospettive totalmente nuove. 

In „A Female Tale“ le boulderiste Anna Stöhr e Juliane Wurm superano se stesse provando per la prima volta un’arrampicata in fessura sotto la guida di Lynn Hill, la leggendaria arrampicatrice americana.

E per finire, il cameraman Mickey Smith ci svelerà perchè gli piace tanto girare film sul surf („Dark Side of the Lens“).


A Female Tale (Arrampicata)

Nel bouldering sono Anna Stöhr e Juliane Wurm le migliori, ma quando provanol’arrampicata in fessura sul Castleton Tower possono ancora imparare qualche trucco dalla vecchia campionessa Lynn Hill.


Dark Side of the Lens (Surf)

Mickey Smith è fotografo e cameramen, attraverso i suoi occhi vedremo il suo mondo: un esploratore tra acqua e onde.


Cold ( Spedizione)

Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards riescono ad effettuare la prima scala ta d’inverno del Gasherbrum II. Al ritorno vengono però sorpresi da una valanga.


Baffin Babes ( Spedizione)

Le Baffin Babes coprono 1200 km in 80 giorni sugli sci. Sulle distese artiche dimostrano così la tenacia e la perseveranza delle donne.

 

The Majestic Plastic Bag (Documentario)

Accompagnamo una busta di plastica in viaggio attraverso la giungla urbana fino alla sua destinazione finale: l’enorme vortice di pattume nell’Oceano Pacifico.

 

Life Cycles (Mountain bike)

La ruota è considerata la più grande invezione umana – Life Cycles le rende un grandioso omaggio mostrando immagini incredibilmente agili ed estetiche.


Kadoma ( Spedizione in kayak)

Il Lukuga, nel cuore del Congo, è uno dei fiumi più pericolosi al mondo. Hendri Coetzee, Chris Korbulic e Ben Stookesbury vogliono percorrerlo per primi


Being There ( Freeskiing)

Powder turns con vista sul mare: c’è solo nella Norvegia dei fiordi e delle isole Lofoten – anche per i nomi di spicco del freesking mondiale riesce ad essere un‘esperienza avvincente ed emozionante!

 


This Must Be The One ( Highlining)

Qui si capirà se soffrite di vertigini: equilibrismo ad altezze vertiginose tra le irte guglie del massiccio del Monte Bianco e i grattacieli parigini.

 

Ecco qui sotto le tappe in Italia dell’E.O.F.T. 11/12:


27 ottobre Trieste – Cinema Ambasciatori

28 ottobre Udine – Auditorium Zanon

29 ottobre Pordenone – Auditorium Don Bosco

1 novembre Treviso – Cinema Multisala Manzoni

2 novembre Torino – Galleria Arte Moderna GAM

3 novembre Brescia – Auditorium Balestrieri

4 novembre Trento – Cinema Nuovo Roma

5 novembre Bolzano – Auditorium Joseph Haydn

6 novembre Brunico – Casa Micheal Pacher Haus

7 novembre Merano, KIMM, Raffeisensaal

8 novembre Bressanone – Forum Brixen


CLICCA SUL LINK QUI SOTTO PER GUARDARE IN ANTEPRIMA IL TRAILER 


http://www.eoft.eu/it/#eoft-1112-trailer-it/0

 

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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