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FANTASTICO ORO, l’Italia del biathlon è nella storia, vince la staffetta femminile ai Mondiali

FANTASTICO ORO, l’Italia del biathlon è nella storia, vince la staffetta femminile.
Incredibile, battere la Germania in casa a Oberhof e conquistare la prima medaglia d’oro a un Mondiale con la staffetta Azzurra. Le nostre eroine sono Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi.

È una giornata storica che ricorderemo a lungo perché quattro frazioni così saranno difficili da replicare. Con Comola che tiene il passo delle migliori, Doro che sa gestire dall’alto della sua esperienza e passa il testimone in testa alla “baby” Hannah Auchentaller, 21 anni, carabinieri, debuttante. Poteva essere il punto debole che invece si rivela vincente. Tiene il suo passo senza farsi sopraffare dalla foga e ne sbaglia uno solo che copre subito. L’ultima frazione è di Lisa Vittozzi che ingaggia un duello incredibile con la numero uno Denise Hermann, sostenuta dal pubblico di casa di Oberhof.

Tutto si risolve all’ultimo tiro in piedi. Lisa dimostra una sicurezza impressionante e li copre tutti e cinque con una rapidità che fa a pugni con la situazione del momento. Denise le tiene banco fino al terzo tiro, poi si blocca, entra i crisi e ne esce con trenta secondi di ritardo. L’ultmo tratto è un tripudio di bandiere tricolori, abbracci e lacrime di gioia. L’Italia vince la staffetta femminile Mondiale con solo due ricariche, rispetto alla Germania, costretta ad utilizzare 6 ricariche, e alla Svezia, con 2 penalità e 11 ricariche.. Mai vista una cosa del genere!

La prima frazione non crea differenze con Samuela Comola che non ne sbaglia nemmeno uno e dà il cambio a Dorothea Wierer assieme al gruppo di testa con le nazioni top.  La svolta della gara al secondo poligono di Dorothea Wierer quando la francese Chevalier -Bouchet arriva davanti a tutte con 19 secondi. L’Azzurra sbaglia solo un colpo che copre subito con la prima ricarica. la Francia va a girare così come la Norvegia perché Tandrevold ne sbaglia tre.

Gira anche la Germania e la Finlandia. Terza frazione per noi c’è la debuttante Hannah Auchentaller, 22enne di San Candido. La francese Chevalier recupera e i 21 secondi diventano zero al primo poligono e si fa sotto anche la Germania con Sophia Schneider a 37 secondi. Ma è una scelta intelligente perché forzare troppo significa rischiare eccessivamente al tiro. Infatti l’Azzurra li copre tutti e cinque dando tacche dopo il primo tiro, mentre la Francia ne sbaglia tre e ci vuole tempo per coprirli.

L’Italia torna al comando con trenta secondi sulla Germania, 34 sulla Francia, 39 sulla Repubblica ceca, 44 sulla Svezia e 1’06 sulla Norvegia. Hannah continua col suo passo e dietro invece tirano per colmare il gap.

Si arriva al sesto poligono con un vantaggio di 13 secondi su Francia e Germania ma Elvira Oeberg sta rientrando. Tutto va ancora a favore di Hanna che copre subito l’unico. Francia e Svezia sbagliano troppo la Norvegia va fuori gioco e solo la Germania si mantiene vicina a noi  a una quindicina di secondi, con Repubblica ceca a 50 secondi con Svezia e Francia.

C’è il cambio con Lisa Vittozzi con un vantaggio che si riduce a 5 secondi sulla Germania che con Schneider ha un’arma in più. ma poteva andare peggio che non capita perché nell’ultimo giro Hannah questa volta tira come se non ci fosse un domani. Oeberg riduce il distacco a 38 ma rimane sempre un bel gap da colmare. Le altre a poco meno di 50 secondi.

La sfida è tra Lisa Vittozzi  Denise Hermann-Vick le due atlete più in forma del mondiale anche se la tedesca nella parte di fondo è indubbiamente più forte dell’Azzurra. Arrivano assieme al tiro a terra, il vento sembra non soffiare più di tanto. Sono entrambe precise ma Lisa è più veloce di sei secondi. Hanna Oeberg ne sbaglia due, apre male anche Francia e repubblica Ceca. La tedesca si tiene staccata di 3/4 secondi ai 21,100, mentre hanna Oeberg insegue a 43 secondi, più indietro la francese Simon che è obbligata a tirare.

Il tiro in piedi è quello decisivo ed Hermann decide di entrare in prima piazzola: Lisa Vittozzi fa un capolavoro, cinque centri con una velocità pazzesca. Hermann ne copre tre e poi si blocca. Lisa se ne va con 30 secondi di vantaggio, la Svezia è ancora più indietro a 44 secondi. Ormai la medaglia d’oro è vinta. È storia! FANTASTICO ORO l’Italia del 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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