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Finali CdM: Hirscher più forte di… Hirscher!

Si pensava che soltanto Hirscher potesse regalare agli avversari il comando. Non presentandosi al cancelletto per esempio. O commettendo un errore così grave da farsi superare. Macché! E’ transitato al secondo intermedio col solito vantaggio importante, e fino a qui tutto normale. Poi però non si è proprio fermato ma quasi. Nonostante la perdita di velocità, da quel punto lì fino al traguardo è riuscito in una quindicina di porte, a rifilare ancora la paga a tutti. Non si riesce nemmeno a commentare una cosa del genere! La maggior parte dei partenti non ha nemmeno guadagnato in quel tratto su Marcel. Lui stesso al traguardo, non ha potuto che stupirsi, diciamo, alla Ledecka, quando gli è caduto l’occhio sul tabellone dei tempi. Fino a quel momento Kristoffersen era secondo a 59/100. Poi è arrivato Victor Muffat Jeandet, davvero brillante, e si è infilato davanti a Henrik, a 5 decimi netti da Marcel, con lo sloveno Kranjec bravo a concludere la prima manche quarto a +0,67, davanti al giovane elvetico Meillard (+0,73) e all’esperto Alexis Pinturault, sesto a +0,91. Nessuna bandierina tricolore nei primi dieci. Moelgg, ormai è chiaro, sciando in questo modo non è più in grado di stare al passo con il vertice, De Aliprandini ha commesso come spessissimo gli capita, il solito errore: inclinazione eccessiva provocata da un esagerato spostamento del baricentro all’indietro ed è riuscito a rimanere in piedi soltanto perché il talento ce l’ha e se lo tiene stretto. Florian Eisath non ha commesso errori particolari ma le sue spatole non puntano propriamente il fondo valle: +1″96. Riccardo Tonetti irriconoscibile: +3″11, Roberto Nani, un pasticcio sul dosso dopo il primo intermedio e poi nessuna linea come dev’essere fatta oggi giorno: +2″56. Dispiace davvero dirlo, ma non crediamo di essere irriverenti se diciamo che in gigante i nostri atleti non sanno sciare come dev’essere fatto con questi sci e in questi tracciati. E’ come se fossero rimasti indietro di alcuni anni sull’evoluzione. I tecnici non possono togliersi dalla responsabilità di aver portato i nostri ragazzi a questa situazione. E va bene, il cambio generazionale non ce l’abbiamo, ma qui il problema si somma al problema. I gigantisti Azzurri sciano più o meno tutti allo stesso modo. La posizione in classifica conta poco perché in una gara normale di Coppa difficilmente qualcuno sarebbe riuscito a qualificarsi per la seconda.
Chiudiamo la cronaca di questa prima manche segnalando lo splendido undicesimo posto dell’elvetico Marc Odermatt, il mattatore dei Mondiali Juniores con quattro ori su cimnque disponibili, che si è presentato alle finali non come un ragazzino, ma già pronto per sfondare nel massimo campionati.

Classifica prima manche

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 4 HIRSCHER Marcel

AUT

1:13.89
2 11 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

1:14.39 +0.50
3 3 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

1:14.48 +0.59
4 7 KRANJEC Zan

SLO

1:14.56 +0.67
5 10 MEILLARD Loic

SUI

1:14.62 +0.73
6 6 PINTURAULT Alexis

FRA

1:14.80 +0.91
7 9 NESTVOLD-HAUGEN Leif Kristian

NOR

1:15.25 +1.36
8 5 OLSSON Matts

SWE

1:15.26 +1.37
9 20 FANARA Thomas

FRA

1:15.48 +1.59
10 1 FELLER Manuel

AUT

1:15.55 +1.66
11 25 ODERMATT Marco

SUI

1:15.74 +1.85
12 19 FORD Tommy

USA

1:15.75 +1.86
13 15 EISATH Florian

ITA

1:15.87 +1.98
14 2 MURISIER Justin

SUI

1:15.90 +2.01
15 12 DE ALIPRANDINI Luca

ITA

1:16.03 +2.14
16 8 MOELGG Manfred

ITA

1:16.05 +2.16
17 18 SCHMID Alexander

GER

1:16.23 +2.34
18 14 FAIVRE Mathieu

FRA

1:16.29 +2.40
19 22 NANI Roberto

ITA

1:16.45 +2.56
20 17 ZUBCIC Filip

CRO

1:16.72 +2.83
21 21 TONETTI Riccardo

ITA

1:17.00 +3.11
22 13 LIGETY Ted

USA

1:17.01 +3.12
16 MYHRER Andre

SWE

DNS
24 JANSRUD Kjetil

NOR

DNF
23 CAVIEZEL Gino

SUI

DNF

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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