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Flavio Roda: “Che brave le nostre Azzurre!”. Nicole: “Nadia mi ha dato la carica!”

Flavio Roda: “Che brave le nostre Azzurre!”. Nicole: “Nadia mi ha dato la carica!”. “E’ stata una bella stagione – è il commento del Presidente della FISI, Flavio Roda, presente alle Finali di Saalbach -, peccato davvero per gli infortuni che hanno colpito in generale questo sport, ed è stata la pecca di questa stagione. E gli infortuni hanno colpito anche la nostra Federazione, soprattutto con Goggia e Curtoni. Le ragazze, nel complesso, sono state veramente brave, hanno fatto una stagione di altissimo livello, in particolare Federica Brignone che, a 33 anni, dimostra una competitività e una positività che sono molto importanti per tutto il movimento. Nel settore maschile, dobbiamo dire bravi ai velocisti perché hanno saputo fare risultati importanti quest’anno. Dal settore tecnico, invece, ci aspettavamo molto di più e quindi dovremo fare delle riflessioni e capire cosa non ha funzionato”.

Quando ho visto il pettorale non ho fatto salti di gioia – ha detto Nicol Delago -, ma poi mi sono detta di non pensarci e oggi è andato tutto benissimo e sono molto contenta. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, c’è ancora molto da lavorare, ma sono soddisfatta. Ho preso la carica da mia sorella Nadia, che ha vinto in Coppa Europa l’altro giorno”.

Per me è stata una stagione incredibile – ha detto Brignone –. Ero partita senza troppe aspettative, ma è stato un continuo sorprendermi. Ho avuto un piccolo calo, perché pretendevo troppo. Poi mi sono detta che me la sarei goduta, e sono arrivati risultati inaspettati, incredibili, dei quali sono molto contenti. Lara ha fatto una stagione incredibili, però non posso sperare di vincere la Coppa del mondo sperando che la mia avversaria sbagli. Onore a lei, e comunque credo di averle dato filo da torcere. Mi sono detta che smetterò quando lo sentirò, al momento però non ci penso proprio. Ci sarà ancora molto lavoro per oltre un mese e poi un po’ di vacanza”.

“Nel complesso una stagione che non mi ha dato tanto in termini di risultati – ha detto Marta Bassino -, a parte la vittoria di Crans Montana. Sono uscita molte volte, oppure ho avuto gare sottotono. Adesso che è finita, bisogna lavorare per ricostruire tutto. Io voglio tornare a sciare con una certa solidità che è quello che mi fa fare la differenza, indipendentemente dalla disciplina”.

Non bisogna dimenticare le ragazze che si sono fatte male – ha detto il dt femminile Gianluca Rulfi -, il bilancio è positivo perché ci sono ragazze, come Nicole oggi, che sono in grado di salire sul podio. Le Olimpiadi si avvicinano e ci stiamo arrivando nel modo giusto. Federica ha fatto una delle sue migliori stagioni, ha avuto un piccolo periodo di difficoltà, ma è sempre stata con le migliori e ha fatto risultati davvero importanti”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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