Le parole di un visibilmente emozionato Florian Eisath al termine del gigante in Alta Badia che rimarrà a lungo nella sua memoria. “Ho quasi le lacrime agli occhi, non ci posso credere – spiega il finanziere -. Nella seconda manche ho solo cercato di non pensare e non mollare, sono arrivato sull’ultimo muro che ho avuto quasi la sensazione di volare. Sentivo negli ultimi giorni che c’era un’aria particolare, nelle gare precedenti avevo fatto dei buoni parziali, si trattava di mettere insieme i pezzi. Oggi è stato tutto perfetto, una cosa incredibile. Qui in Badia ho disputato la mia prima gara in Coppa del mondo dodici anni fa e in questa occasione ho feesteggiato la centesima presenza in Coppa del mondo, credo sia un segno del destino avere fatto il primo podio, davanti a tantissimi tifosi, mia moglie e mio figlio”.
Soddisfatto anche Luca De Aliprandini, settimo. “Nella prima manche sono andato un po’ a spasso, non trovavo il ritmo. Nella seconda molto meglio, arrivare nella top-10 è sempre un buon piazzamento, adesso posso rientrare nel primo gruppo di merito e puntare verso il podio. Il tracciato è abbastanza lungo, alla fine ero un po’ stanco ma sono riuscito ugualmente a tenere una buona linea”.
Manfred Moelgg, diciassettesimo: “Ho disputato una prima manche per niente buona, non me l’aspettavo dopo le buone sessioni di allenamento dei giorni scorsi. Ho avuto buone sensazioni nella seconda manche ma non è bastato, la forma non è male ma possiamo migliorare, adesso guardiamo al parallelo di lunedì e allo slalom di Madonna di Campiglio di giovedì“.
Prima di oggi Florian Eisath, classe 84 di Bolzano ma residente a Obereggen di Nova Ponente, in forze alle Fiamme Gialle, aveva come migliori risultato ottenuti in Coppa del Mondo il sesto posti ottenuto lo scorso anno a Beaver Creek e l’anno prima ad Adelboden. Poi altre tre presenze nei primi dieci sempre nella stagione scorsa. Quesy’anno aveva invece aperto la stagione piuttosto in sordina, senza mai riuscire a entrare nei primi 15.
Ha esordito in Coppa del Mondo proprio qui, sulla Gran Risa nel 2004 ed è bello che il primo podio della carriera sia arrivato in Alta Badia, luogo magico per l’italia con le 4 vittorie di Alberto Tomba e le tre di Blardone. Per tre olte campione italiano di gigante, ha al suo attivo un ottavo posto ai Mondiali di Beaver Creek del 2015 mentre non ha mai avuto la soddisfazione di gareggiare alle Olimpiadi.
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