Norvegia imbattibile anche in questa Olimpiadi, Cologna a parte, nel fondo. Anche nelle Sprint hanno dominato sia tra le donne che tra gli uomini. In campo femminile ha avuto la meglio Maiken Caspersen Falla, 38/100 più veloce di Ingvild Flugstad Oestberg, mentre la slovenia festeggia una storica medaglia di bronzo conquistata da Vesna Fabjan. Un applauso alla nostra Gaja Vuerich la prima tra le eliminate per l’accesso alla finalissima a sei. Un settimo posto da incorniciare, valido per prenotare il futuro.
In campo maschile si consumata una finale che si ricorderà per molto tempo. Non tanto per la vittoria annunciata fin dalle prime batterie delle qualificazioni del norvegese Ola Vigen Hattestad (ha vinto qualifiche, quarti, semifinale e atto conclusivo). Mentre lo svedese Emil Joensson, tra i candidati all’oro, si arrendeva sulla prima salita, assalito dai dolori dell’acido lattico, alla fine di una discesa, in corrispondenza di una curva stretta, il norvegese Gloeersen ha dato il via a una carambola che ha coinvolto dapprima lo svedese Emil Joensson, ppi anche il russo Sergey Ustigov, mentre l’altro svedese Teodor Peterson era riuscito a rimanere incolalto al Hattestad. Per Joensson è stato un miracolo quando ha visto davanti a sè quel groviglio di sci e bastoncini, così si è rimesso ad andare con le poche frze rimaste. Ebbene, gli sono state sufficienti per tagliare il traguardo in terza posizione, dopo che Hattestad aveva regolato Petersen nello sprint con le mani in tasca. Superato il traguardo non è stato facile rianimare Joensson che è crollato sulla eve a peso morto. ma poi, tutto bene. Chissà se il nostro Federico Pellegrino fosse riuscito a centrare la finale. Purtroppo si è arreso in semifinale bloccandosi sulla salita conclusiva, quando Hofer si era fermto ai quarti, colpevole forse di una tattica sbagliata. C’è chi dice che la gara sprint non rappresenti il vero fondo. Sarà, ma è stata una gara stupenda, che ha regalato alla norvegia la sua 102esima medaglia olimpica!
CLASSIFICA SPRINT UOMINI
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1 |
1 |
1 |
3:38.39 |
0.00 |
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1 |
2 |
6 |
3:39.61 |
+1.22 |
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1 |
3 |
5 |
3:58.13 |
+19.74 |
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1 |
4 |
4 |
4:02.05 |
+23.66 |
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1 |
5 |
2 |
4:32.48 |
+54.09 |
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1 |
6 |
15 |
5:24.31 |
+1:45.92 |
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1 |
1 |
1 |
2:35.49 |
0.00 |
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1 |
PF 2 |
6 |
2:35.87 |
+0.38 |
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1 |
PF 3 |
4 |
2:35.89 |
+0.40 |
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1 |
4 |
7 |
2:37.31 |
TagsProveNordiche
You may also likeAbout the author Marco Di MarcoNasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23). |
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