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Francesi: la presa della… Colmar

Tutti o quasi presenti all’appello, fra gli assenti giustificati Steve Missillier, l’argento olimpico di gigante ancora in vacanza con moglie e figlio di sei mesi, e Julien Lizeroux, reduce dal congresso Fis di Barcellona dove è stato confermato nella commissione atleti della Fis. Tutti presenti alla sede della Colmar di Monza per una giornata di relax davanti a buffet curatissimi e piacevolissimi, ma anche di lavoro. In programma la presa di misure delle tute da gara, con la signora Nadia Rigamonti attivissima con metro a nastro al collo e orecchie ben aperte per ascoltare le richieste degli atleti francesi di Coppa del Mondo. Da Adrien Theaux, il più puntiglioso, guarito dalla frattura al polso patita alle finali di Lenzerheide, a Thomas Mermillod-Blondin, che riprenderà a sciare sul ghiacciaio dell’Iseran nei prossimi giorni dopo l’infortunio al ginocchio durante i test Rossignol (ha cambiato attrezzi, era con Salomon). E poi JB Grange, che sembra ringiovanire anziché invecchiare e che ripartirà dall’ottavo posto nelle classifiche di slalom (era 23 a inizio stagione 2013/2014 e l’inverno caldo non ha aiutato chi partiva indietro), Thomas Fanara, David Poisson, Johan Clarey, Guillermo Fayed, i giovani Faivre e Muffat-Jandet, Theolier (ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio destro patito lo scorso mese di agosto) e ancora Giraud Moine (crociato rotto a fine marzo, rimetterà gli sci a ottobre), Muzaton, Thoule e Raffort. E poi lui, il biondino con l’aria angelica che in pista sa trasformarsi in belva feroce, lui, Alexis Pinturault, il numero 1 del gruppo, “l’atleta che nasce una volta ogni 50 anni” (parole di Gilles Brenier, il DT francese) e che la Francia (e la Colmar) si coccolano com’è giusto che sia. Alexis, che ha voglia di parlare e di raccontare di quei quindici giorni di grande dubbio in cui ha deciso di lasciare Salomon per Head. “E’ successo all’inizio di aprile, ho testato Head perché avevo preso contatto con Salzgeber alle finali di Coppa, mi hanno subito messo a disposizione tutto il materiale necessario, ho sciato a Courchevel e poi ancora in Austria, mi sono trovato subito bene ma ho soprattutto trovato un gruppo di lavoro in grado di esaudire in tempi brevissimi ogni richiesta. Tengo a precisare che non ho cambiato per soldi, la mia decisione l’ho presa prima ancora di vedere un contratto, quando ho detto “ok cambio” allora si è parlato di soldi e la prima offerta di Head è stata inferiore a quella di Salomon. Ho giocato al rialzo e alla fine guadagnerò qualcosa in più (che peraltro merita, visti i risultati! ndr), ma davvero non sono stati i soldi a motivare la mia decisione, che è stata sofferta, perché con Salomon ho passato anni bellissimi e proficui, con loro ho vinto e sono diventato il Pinturault che sono. Fra le condizioni per il passaggio c’era quella di mantenere il mio skiman Arnaud e anche questa richiesta è passata, inoltre per lo sviluppo degli sci da slalom è arrivato un tecnico da Nordica e quindi ora sono davvero tranquillo, non resta che mettersi al lavoro e darci dentro per fare quei due passi che mancano per salire sul primo gradino del podio della classifica generale di Coppa. Questo sarà il mio obiettivo per la prossima stagione”. Facile, no? Per Pintu le vacanze in Belize con la compagna Romaine (“Posti bellissimi, ancora poco sfruttati dal turismo”) sono ormai un lontano ricordo, il passaggio in Colmar è stato uno dei tasselli da mettere a posto nel puzzle che lo porterà sul trono dello sci. 

 

 

 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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