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Gigante donne: le nostre MAGNIFICHE 4

Sono quattro le azzurre che prenderanno parte al gigante femminile di Sochi, quarta gara del programma dello sci alpino a Sochi. Federica Brignone (pettorale 11) è stata fra le prime ad arrivare nella località russa, avendo disputato la supercombinata (nella quale si è classificata undicesima) e domani affronterà le amate porte larghe. "Il mio avvicinamento rispetto ad altre compagne è stato graduale – afferma la valdostana -, ho avuto al possibilità di allenarmi su questa pista e imparare a memoria il tracciato di gara. Dopo il caldo dei giorni scorsi, le condizioni del tempo nelle ultime ore sono cambiate e per la gara è prevista pioggia, ma non mi farò condizionare. Le candidate alle medaglie sono tante, cercherò di inserirmi".

Anche Francesca Marsaglia (pettorale 23) ha avuto modo di sperimentare più volte il tracciato con la partecipazione alla supercombinata e al supergigante (in cui ha collezionato due ritiri), al Rosa Khutor Alping Center sarà alla terza gara. "Sono stati due ritiri diversi – commenta -. Nello slalom sono rimasta vittima di una piccola spigolata che mi ha fatto uscire, in supergigante ho sbagliato io ma non stavo andando comunque come avrei voluto. Adesso c’è il gigante, una specialità nella quale mi trovo bene tecnicamente, spero di essere la sorpresa".

Denise Karbon (pettorale 15) sarà alla sua quarta partecipazione olimpica, probabilmente l’ultima di una bellissima carriera. "Il miglior piazzamento stagionale è stato il decimo posto di Lienz ma so che il mio livello è superiore – spiega l’altoatesina di Castelrotto -. Le ultime due gare mi hanno regalato sensazioni positive e la gara olimpica è sempre particolare, diversa da una tappa di Coppa del mondo perchè regala emozioni e angosce diverse. Cercherò di sfruttare la mia esperienza e approfittare delle occasioni che mi si presenteranno".

Anche Nadia Fanchini (pettorale 10) sarà alla terza gara dopo discesa e supergigante che non le hanno regalato i piazzamenti sperati, adesso in gigante affronta la specialità che le ha dato le maggiori soddisfazioni in questa annata."In questo momento ho bisogno di ritrovare soprattutto la fiducia in me stessa, una scintilla che mi faccia scattare qualcosa dentro, perchè mi sento bene tecnicamente ma non riesco a tradurre in gara quello che faccio in allenamento. Spero di disputare una buona prima manche che mi dia la fiducia giusta".

Nel frattempo la giuria ha annunciato di avere anticipato l’orario di inzio delle due manches: la prima partirà alle ore 06.30 italiane (anzichè alle 08.00), la seconda alle ore 10.00 (anzichè alle 11.30) per cercare di evitare un ulteriore peggioramento del tempo previsto per le ore centrali della giornata.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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