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Gigante femminile: la carica delle magnifiche 4!

 Vigilia del gigante femminile. Quattro le azzurre al via: Federica Brignone partirà con il 9, Manuela Moelgg con il 13, Denise Karbon con il 20 e Irene Curtoni con il 23.

La pista è durissima, molto mossa, in sciata libera le azzurre l’hanno trovata bella, “anche se sbatteva parecchio”. Il pendio non è dei più tecnici, per Claudio Ravetto quella del gigante femminile è la pista più facile di questi Mondiali. A preoccupare le nostre è soprattutto il lunghissimo piano finale dove anche il peso potrà fare la differenza. E anche la pioggia, prevista per la notte, che potrebbe smollare la neve.

Stefano Costazza, il responsabile della squadra, non vuole però che si cerchino alibi: “Per favore non parliamo né di pista né di neve o tracciati: bisogna andare forte in ogni situazione, si può fare, gli ultimi allenamenti sono stati positivi, Federica e Denise andavano forte, anche Irene è in continua crescita, solo Manuela ha centellinato gli sforzi per i suoi soliti problemi alla schiena. Ma la gara è la gara e lei quando è al cancelletto sa dimenticare quel che non va e dare tutto”. Vero. Eccola Manuela: “In gigante faccio più fatica che in slalom, le curve lunghe mi creano più problemi alla schiena, ma non ci voglio pensare, sono contenta di avere due chance in questo Mondiale, le medaglie vinte finora mi fanno piacere, è stato bello arrivare qui e trovare un ambiente sereno e tanti sorrisi, bravi Inner e Fill, ma noi non abbiamo ancora fatto niente!”. Denise è l’immagine della serenità, come sempre: “So di essere qui solo grazie ai miei risultati passati, avrei tanto voluto finire nelle 10 a Zwiesel e qualificarmi di diritto, ma non ce l’ho fatta purtroppo, quindi ringrazio Ravetto per la fiducia. In gara darò tutto, è da mesi che penso solo a questo giorno, la medaglia di mio cugino Peter mi ha fatto tanto piacere e cercherò di metterci il cuore come ha fatto lui”. Chiamato in causa, Ravetto ribadisce che “avrei portato qui Denise anche in spalla, è un’atleta che merita la massima fiducia anche per il suo atteggiamento sempre positivo”.

C’è molta attesa per Federica Brignone, 2° nell’ultimo gigante di coppa a Zwiesel: “Quel risultato ci voleva, mi ha dato una bella carica, ma è passato, qui devo azzerare il contatore, l’obiettivo, ovvio, è solo uno: salire sul podio! La gara a squadre mi ha un po’ scoraggiato, ma domani è un altro giorno!”.

Quarta azzurra al via, con la qualifica conquistata a sorpresa con l’8° posto nell’ultimo gigante di coppa, è Irene Curtoni: “Sono felice di essere qui anche se mi spiace di aver “rubato” il posto alla Gianesini, però questo è lo sport. Mia sorella è stata bravissima in superG, io ora sto bene e sono carica, quindi spero di fare meglio del suo sesto posto!”.     

Chiosa finale a Ravetto: “La cosa che desidero di più da qui alla fine del Mondiale è una medaglia femminile”.

116 le atlete al via, ore 10 prima manche, ore 13.30 seconda. 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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