Gare

Gigante Jasna, Shiffrin e Vlhova scappano, Marta e Fede resistono

Nella prima manche del gigante di Jasna, Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova fanno la differenza e scappano divise da soli 16 centesimi, con Marta Bassino e Federica Brignone che resistono alle loro spalle. Il “nostro” pettorale rosso è infatti quinta a 84/100 e la detentrice della sfera di cristallo pochi centesimi più in là, +0,91 al sesto posto.

Tra la coppia di testa e le due Azzurre si sono infilate la polacca Maryna Gasienica-Daniel e l’americana Nina O’Brien. L’elevato tasso tecnico di entrambe ha trovato fortuna su un terreno per nulla ripido ma un po’ antipatico da interpretare. 44 i centesimi da Shiffrin per la polacca, 49 quelli di Nina.

Al traguardo Tessa Worley se l’è presa con se stessa, quando ha visto che il ritardo di 1″32 l’avrebbe in parte condannata a un recupero quasi impossibile nella seconda. Lara Gut-Behrami l’ha letteralmente buttata via alla decima porta. Perde l’esterno e a momenti si avvita su se stessa. La sua forma fisica splendida l’ha salvata, ma il suo gap è di 1″78. Lievemente meglio Michelle Gisin che prende 1″53 pur senza combinare guai. Mentre è ancora in corsa la neozelandese Alice Robinson, sesta a 98/100.

Da dimenticare questa prima di Elena Curtoni che proprio non ha trovato il tempo e il ritmo giusti per incidere. Con 2″47 è incerta la qualificazione.

Al traguardo Marta dice: “Ho sciato in controllo, forse ho rallentato un po’ nella parte finale, bisogna prendere bene il ritmo e tenere quell’insù una pista del genere perché non ci sono grandi intoppi. Continuo a rimanere concentrata su me stessa“. Federica: “Ho accumulato buona parte dello svantaggio al primo intermedio quando ho rischio di scivolare via , il distacco dal podio non è elevato, può succedere ancora di tutto”.
Finisse così ci sarebbe da leccarsi i baffi, perché Bassino chiuderebbe la questione Coppa con 505 punti contro i 380 di Shiffrin. E con il solo gigante finale di Lenzerheide…

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).