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Gigante uomini: le parole degli Azzurri

da fisi.org – Le dichiarazioni degli azzurri dopo il gigante maschile di Garmisch.
Manfred Moelgg, diciassettesimo: "Sapevo che fra le porte larghe in questa stagione non sono andato particolarmente bene, però ci eravamo preparati in mnaiera proficua nelle ultime due settimane. Speravo di recuperare qualcosa nella seconda manche, invece ho perduto altro terreno. Adesso mi concentro in slalom, dove sento che le cose vanno meglio. Ho un’altra chance da sfruttare".   

Davide Simoncelli, ventesimo: "I mediocri sono qui ad applaudire, mentre i campioni sono sul podio. Qui bisogna rivedere le gerarchie, c’è chi sa far bene tutti i tratti, mentre altri sanno fare bene solo alcuni tratti e in condizioni particolari. In allenamento facciamo tutto per migliorarci, ma poi in gara le cose vanno diversamente. Occorrerebbe che si facessero i Mondiali in dicembre, ma purtroppo non è possibile. Andiamo avanti e cerchiamo in maniera dignitosa di chiudere la stagione".

Giovanni Borsotti, ventottesimo: "Sono abbastanza arrabbiato soprattutto per la prima manche, perchè ho commesso un errore sul muero e non ho mai trovato il ritmo giusto. Nella seconda manche le cose sono andatein maniera leggermente migliroe, sarà un’esperienza utile per il futuro".

Max Blardone, trentesimo: "Le gare vanno in questo modo, io ho cercato di dare il massimo ma non ci sono riuscito. Guardiamo avanti". 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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