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Giochi 2018-Biathlon: sorpresa gialloblu

Sorpresa all’Alpensia: la svedese Anna Oeberg conquista la 15 km quando non era indicata nemmeno come outsider. Battuta la slovacca Anastasiya Kuzmina e soprattutto la Regina tedesca Laura Dahlmeier l’invincibile! La 22enne scvedese ha coperto la distanza con uno zero ai quattro poligoni coperti con una velocità da vera campionessa. Ma la differenza l’ha fatta nell’ultimo giro del fondo dove ha dato una sonora lezione a tutte. Laura ha commesso un errore alla seconda sessione di tiro poi non ha più sbagliato ma nel fondo non era la solita infaticabile fuoriclasse. Ha fatto fatica, mentre la Kuzmina ha coperto i binari col miglior tempo assoluto. Un pizzico di delusione in casa Azzurro perché questa gara poteva regalarci qualche soddisfazione. Dorothea Wierer è stata anche in corsa fino all’ultimo poligono dove invece ha sbagliato al primo tiro, forse combinato un po’ troppo in fretta. Un quinto posto che in Coppa avrebbe avuto un buon valore, ma alle Olimpiadi… Dice Dorothea: “Faccio fatica a concentrarmi nel tiro. Credo dipenda dal fatto che non riesco a dormire bene, prendo delle pastiglie per addormentarmi e questo perché ho ancora il fuso in corpo. Ma abbiamo altre possibilità”. La nostra numero due, Lisa Vittozzi ha espresso tutto il suo disappunto per una gara partita male e proseguita senza successo. Con tre tiri sbagliati e un fondo lento purtroppo non si va da nessuna parte. Alexia Runggaldier è stata in corsa fino a metà gara, poi al terzo poligono è arrivato l’errore e addio sogni di medaglie, anche perché è risultata piuttosto lenta sui binari. C’è anche da dire che quando vedi che la medaglia è ormai sfumata, corri per più per allenamento che per altro.
Il risultato finale della gara vede dunque la svedese Oeberg medaglia d’oro con 24,7 secondi di vasntaggio sulla Kuzmina e 41,2 sulla Dalhmeier. Wierer ha termonato al settimo posto a oltre due minuti. Svedesi tutte veloci nel fondo grazie a sci velocissimi , hanno dimostrato un potenziale elevatissimo per il futuro: sono tutte molto giovani, sparano veloci e con grande precisioni. Le tedesche sono avvisate!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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