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Goggia: «Un passo alla volta, il trend è positivo», Della Mea: «Mai così bene»

Sofia Goggia esce da Mont-Tremblant con sensazioni migliori rispetto a Soelden e Copper. La sua gara si divide nettamente in due: «Nella prima manche ho sciato un po’ troppo leggera», racconta. Il tracciato, aritmico e disseminato di dossi, richiedeva tempismo e continuità: «Basta una curva con il timing scorretto per portarti dietro ogni titubanza. La seconda manche era più regolare: non sono partita benissimo, poi nel piano mi sono sentita bene. È come se il ritmo fosse così lento da addormentarmi».

Nel finale, però, l’azzurra perde qualche decimo: «Ho faticato a trovare il dinamismo che avevo nella parte centrale». Restano l’ottavo posto, la terza top ten su tre partecipazioni a Tremblant e soprattutto un tracciato interiore che comincia a puntare nella direzione giusta: «So che il valore che esprimo in allenamento è al livello delle top. È più una questione mentale: devo sbloccarmi e portare in gara quella sciata. Non si è ancora visto il mio vero livello».

Della Mea: «Ho fatto la mia migliore manche di sempre»

La rimonta di giornata porta la firma di Lara Della Mea, protagonista di una seconda manche da riferimento assoluto. Ventitreesima a metà gara, la friulana ha trovato continuità, lucidità e una linea aggressiva quanto efficace: «Sono molto contenta della seconda manche, sono riuscita a sciare in modo continuo, spingendo in tutte le porte e facendo linee dirette con il giusto atteggiamento».

La prima manche era stata più incerta: «Girava meno, forse ero un po’ troppo diretta e ho fatto qualche errore sul piano». Ma è nel pomeriggio che esplode la sua gara: miglior tempo di metà gara, quattordici posizioni recuperate e un nono posto che diventa il suo nuovo primato personale. «Domenica cercherò di ripetermi. È una nuova occasione».

Ghisalberti: «Un primo passo. Ora serve continuità»

Per Ilaria Ghisalberti il gigante di Tremblant vale soprattutto come nuovo inizio. Una seconda manche concreta – costruita sfruttando il pettorale basso e leggendo bene un pendio apparentemente semplice ma pieno di insidie – le regala i primi punti della stagione. «È un primo passo, guardiamo il buono di oggi. Questa è una pista con poca pendenza ma molti dossi: bisogna stare svegli, altrimenti perdi subito la linea e con essa la velocità».

C’è ancora margine per crescere: «Bisognerà migliorare, ma oggi era importante rientrare nelle trenta per ritrovare fiducia».

La corsa alla Coppa: Robinson vola, Shiffrin allunga in generale

La vittoria di Robinson – costruita con una prima manche dominante e una seconda in controllo – le permette di prendersi anche la leadership della classifica di gigante. Shiffrin, sesta, mantiene invece il comando della classifica generale con 408 punti, approfittando del 23° posto di Lara Colturi.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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